Gli astronomi hanno scoperto un buco nero "in fuga" delle dimensioni di 20 milioni di Soli che sfreccia nello spazio con una scia di stelle appena nate alle spalle. Questa sarebbe la prima prova osservativa che anche i buchi neri supermassicci possono essere espulsi dalle galassie che li ospitano.
L'immagine del buco nero nel cuore della galassia Messier 87 (M87) è stata rielaborata per svelare l'anello di luce creato dai fotoni che sferzano attorno all'oggetto, lanciati dall'enorme influenza gravitazionale.
Una nuova immagine del centro turbolento della Via Lattea, ha rivelato la presenza di quasi 1.000 misteriosi filamenti, inspiegabilmente penzolanti nello spazio.
Al centro di una galassia nana vicina, c'è un buco nero supermassiccio che sta partorendo stelle e i neonati stellari sono legati al buco nero da un enorme "cordone ombelicale" fatto di gas e polvere.
La strana coppia è stata trovata dall'osservatorio della NASA a raggi X Chandra: lui è un buco nero di circa 200.000 masse solari, lei è una galassia nana, Mrk 462, che contiene solo diverse centinaia di milioni di stelle.
Questa mappa del cielo notturno non è come potrebbe sembrare. Ogni punti bianco è un buco nero supermassiccio attivo.
Non è roba da tutti i giorni sopravvivere al passaggio ravvicinato di un buco nero supermassiccio ma questo oggetto misterioso era transitato vicino al centro della Via Lattea indenne, lasciando tutti a bocca aperta.
Una vista multi-spettrale della regione intorno al buco nero supermassiccio nel centro della Via Lattea mostra gli effetti del getto relativistico che interagisce col mezzo interstellare.
I mostri cosmici sono stati osservati grazie al Very Large Telescope (VLT) dell'ESO. I due oggetti hanno anche una separazione molto più piccola rispetto a qualsiasi altra coppia di buchi neri supermassicci precedentemente individuata e alla fine si fonderanno in un gigantesco buco nero.
Non dai buchi neri che trangugiano stelle, come si credeva. Secondo una nuova ricerca il pasto del mostro cosmico non genererebbe abbastanza energia per lanciare la particella.