Gli astronomi hanno ripreso un raggio di materia e antimateria lungo 65 trilioni di chilometri con l'Osservatorio a raggi X Chandra della NASA. Il raggio record è alimentato da una pulsar, una stella collassata in rapida rotazione con un forte campo magnetico.
L'esperimento altro non è che una dimostrazione pratica della famosa equazione E=mc2 di Einstein. In questo caso la luce è stata fatta scontrare con la luce, producendo materia e antimateria.
I dati di AMS suggeriscono che nell'Universo possano davvero esistere astri isolati composti di antimateria, come le "anti-stelle"... se fosse vero, un giorno avremmo a disposizione il combustibile più efficiente per viaggi interstellari!
In fondo al 2063 ancora c'è tempo e tutti i fan di Star Trek potranno tenere le dita incrociate per qualche decina di anni, nella speranza che il primo volo a curvatura si realizzi veramente. D'altra parte non sarebbe la prima volta che la geniale serie di fantascienza predice l'avvento di nuove tecnologie. Per ora, la trappola antiprotonica trasportabile del CERN potrebbe rappresentare un primo (piccolo) passo verso il motore futuristico dell'Enterprise.
Fin da quando è stata proposta l'esistenza dell'antimateria all'inizio del XX secolo, gli scienziati hanno cercato di capire come questa si relazione alla materia ordinaria e perché vi è un evidente squilibrio tra le due nell'Universo. Da allora gli studi si sono concentrati sull'anti-particella dell'atomo più elementare e più abbondante, l'idrogeno. Ora, per la prima volta, l'esperimento ALPHA presso il CERN è stato in grado di ottenere le sue informazioni spettrali.
Un team di ricercartori dell'University of California, a Berkeley, ha proposto un possibile esperimento per misurare l'impatto della gravità sugli atomi di antimateria.
Nell'articolo pubblicato sul Physical Review Letters descrivono la procedura, che utilizza un interferometro e atomi di antidrogeno super-raffreddati.
Dato che l'antimateria, pur essendo un mito per tutti i fan dei film di fantascienza, è piuttosto scarsa nei nostri laboratori, sappiamo molto poco sulle sue proprietà, compreso il fatto se risponde o meno o in che misura alla forza di gravità.
L'esperimento ASACUSA (Atomic Spectroscopy And Collisions Using Slow Antiprotons) al CERN di Ginevra, frutto di una collaborazione internazionale con l'importante contributo dei ricercatori italiani dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), è riuscito per la prima volta a produrre un fascio di atomi di antidrogeno.
Il risultato è stato descritto in un articolo pubblicato il 21 gennaio sulla rivista Nature Communications.
E' uno dei casi più misteriosi ed irrisolti dell'Universo: la materia oscura, ossia la materia ritenuta responsabile di tenere insieme l'Universo. Mai osservata direttamente, gli scienziati sono comunque convinti che della sua esistenza.