Secondo il team, guidato da Steven Ruff e Jack Farmer della School of Earth and Space Exploration, il sito cileno mostra strutture di silice, prodotte da una combinazione di processi biotici e abiotici, molto simili a quelle viste sul Pianeta Rosso.
"Anche se i processi completamente abiotici non possono essere esclusi, le strutture di silice marziane soddisfano a priori una definizione di potenziali biosignature", hanno scritto gli autori del documento pubblicato su Nature Comunication. La NASA stessa infatti, definisce la biosignature [firma biologica] come "un oggetto, sostanza e / o modello che potrebbe avere un'origine biologica e costringe quindi i ricercatori a raccogliere più dati prima di raggiungere una conclusione definitiva sulla presenza o assenza di vita".
Spirit atterrò su Marte nel 2004, nel cratere Gusev, poche settimane prima del suo gemello Opportunity.
In questa zona, il rover incontrò affioramenti e regolite composta di opale un minerale amorfo (silice idrata: SiO2·nH2O) che si potrebbe essere formato in un antico ambiente vulcanico idrotermale.
"Tuttavia, il potenziale significato delle caratteristiche nodulari e delle strutture millimetriche di opale a forma di dita non è stato riconosciuto", secondo i ricercatori.
L'ambiente di El Tatio offre una rara combinazione di alta quota, basso tasso di precipitazioni, alto tasso di evaporazione medio annuo, fasi di gelo e disgelo diurne ed elevato irraggiamento ultravioletto, del tutto paragonabili a Marte. Di conseguenza, le caratteristiche di origine biologica del luogo sollevano la possibilità che le analoghe strutture marziane possano essersi formate nello stesso modo.
Silica deposits on Mars with features resembling hot spring biosignatures at El Tatio in Chile [abstract]
The Mars rover Spirit encountered outcrops and regolith composed of opaline silica (amorphous SiO2·nH2O) in an ancient volcanic hydrothermal setting in Gusev crater. An origin via either fumarole-related acid-sulfate leaching or precipitation from hot spring fluids was suggested previously. However, the potential significance of the characteristic nodular and mm-scale digitate opaline silica structures was not recognized. Here we report remarkably similar features within active hot spring/geyser discharge channels at El Tatio in northern Chile, where halite-encrusted silica yields infrared spectra that are the best match yet to spectra from Spirit. Furthermore, we show that the nodular and digitate silica structures at El Tatio that most closely resemble those on Mars include complex sedimentary structures produced by a combination of biotic and abiotic processes. Although fully abiotic processes are not ruled out for the Martian silica structures, they satisfy an a priori definition of potential biosignatures.