La sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) aveva ben documentato la discesa di Curiosity su Marte nell'agosto 2012 e la zona di atterraggio con diverse osservazioni successive. In ogni scena ripresa, le componenti del Mars Science Laboratory (MSL) mostrano una zona scura intorno al punto d'impatto, dove la polvere superficiale è stata scalzata via. Queste caratteristiche sono state monitorate dagli scienziati.
Il team di Curiosity ha deciso di riprendere le attività di analisi dei campioni del suolo marziano, giudicando innocuo il misterioso oggetto brillante trovato in prossimità del rover.
Dopo un paio di giorni di stop per verificare la natura dell'intruso, partiranno nuovamente le operazioni con la paletta.
Quando lo Sky Crane ha depositato Curiosity sulla superficie di Marte, come abbiamo visto nei giorni scorsi dalle immagini arrivate, ha lasciato evidenti segni segni al suolo: con i getti dei suoi propulsori infatti, ha "spolverato" il primo strato di terreno marziano.
Durante gli ultimi sol, la Chemcam di Curiosity ha dato uno sguardo al terreno portato alla luce, situato a 5 / 6 metri dal rover.
Vi proniamo due elaborazioni a colori, ottenute dai filtri naturali ricavati dagli scatti.
Ricordate la scena dell'atterraggio ripresa dalla dalla camera ad alta definizione a bordo della sonda MRO? Ne avevamo parlato qui La scena dell'atterraggio di Curiosity by HiRISE.
Lo Sky Crane aveva lasciato al suolo dei segni differenti rispetto agli altri componenti, molto simili ai caratteristici getti radiali propri degli impatti meteorici.
Circa 24 ore dopo lo sbarco la camera ad alta definizione HiRISE di Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) ha catturato la scena dell'atterraggio.
Lo scudo termico è stato il primo a toccare il suolo.