I due esopianeti sono stati scoperti da un gruppo di ricerca internazionale, guidato dagli astronomi dell'Università di Birmingham, in orbita attorno alla nana rossa LP 890-9, una piccola stella fredda situata a circa 100 anni luce dalla Terra.
Per la prima volta, gli astronomi hanno utilizzato il telescopio spaziale James Webb della NASA per acquisire un'immagine diretta di un pianeta al di fuori del nostro Sistema Solare e questo è il risultato.
L'esopianeta si trova a soli 100 anni luce dalla Terra e le misurazioni delle sue dimensioni e massa suggeriscono un profilo di densità coerente con un oceano liquido globale.
Il primo esopianeta scoperto dal Subaru Strategic Program utilizzando lo spettrografo a infrarossi IRD, sul telescopio Subaru (IRD-SSP), potrebbe essere in grado di mantenere l'acqua allo stato liquido sulla sua superficie e sarà un obiettivo importante per future osservazioni.
Un team guidato da Jian Ge dell'Osservatorio astronomico di Shanghai ha suggerito la più ambiziosa missione scientifica spaziale per cercare il Sacro Graal degli esopianeti, una nuova Terra.
Il James Webb della NASA ha catturato la firma distintiva dell'acqua, insieme a prove di nuvole e foschia, nell'atmosfera dell'esopianeta WASP-96b.
Il lieve movimento della stella ha permesso di rilevare la presenza dell'esopianeta nella sua zona abitabile.
Una simulazione mostra come potremmo mappare la superficie di un pianeta gemello del nostro, con i futuri telescopi spaziali
I due mondi alieni orbitano attorno a una nana M nota come HD 260655, situata a circa 32,6 anni luce di distanza dalla Terra.