Il 2014 sta per finire ed anche per la scienza è tempo di tirar le somme. In questo periodo a San Francisco si sta svolgendo l'AGU (American Geophysical Union) Fall Meeting, il consueto incontro annuale durante il quale gli scienziati presentano gli ultimi risultati. Per cui, preparatevi, i prossimi giorni saranno ricchi di novità e molti nuovi documenti verranno alla luce. Iniziamo da Curiosity, che ha rilevato picchi di metano nel cratere Gale ed altre molecole organiche nei campioni di roccia marziana prelevati con braccio robotico.
Vi siete mai chiesti come sarebbe guardare da molto lontano una fioca luce di un candela sulla Terra primitiva, quando non esistevano luci, se non quelle delle stelle e della Luna?
Al giorno d'oggi, anche nei posti più remoti del nostro pianeta, il cielo ha un chiarore non naturale ma su Marte sarebbe ancora possibile vivere un'esperienza del genere e probabilmente ci lascerebbe senza fiato.
Mercoledì 5 maggio alle 20:30 ora italiana, si è tenuto un briefing sulla missione Curiosity.
La conferenza, trasmessa in diretta audio sul canale NASA Ustream, è stata più che altro un aggiornamento sullo stato di missione e sui prossimi programmi.
Hanno partecipato Jim Erickson, project manager della missione Mars Science Laboratory; Joy Crisp, vice scienziato del progetto; Joe Melko, dei sistemi di campionamento presso il JPL.
In meno di un anno di missione, Curiosity ha già confermato la presenza di diversi episodi d'acqua nel cratere Gale: l'evidenza è in diverse tracce minerali intrappolate nelle rocce e in conglomerati contenenti vera e propria ghiaia di fiume.
Secondo nuovi studi, nel cratere esistevano, eoni di anni fa, tre profondi laghi: se così fosse, le possibilità che quell'ambiente fosse in grado di sostenere la vita, aumenterebbe notevolmente.
Dopo aver forato il suolo marziano per la seconda volta, nella patch di terreno chiamata Cumberland, lo scorso il 19 maggio (sol 279), siamo in attesa che la polvere prelevata venga consegnata alla CheMin (Chemistry and Mineralogy) e al SAM (Sample Analysis at Mars) per ulteriori esami, così come era avvenuto per la prima perforazione su John Klein.
Dopo giorni di studio e scatti ravvicinati con il MAHLI, il 19 maggio, durante il sol marziano 279, Curiosity ha utilizzato il trapano per la seconda volta, prelevando un campione di polvere dalla roccia chiamata Cumberland.
Nel prossimi giorni la polvere verrà consegnato agli strumenti del rover.
Il team della missione NASA Mars Science Laboratory ha selezionato un'altra roccia per la seconda perforazione con il trapano di Curiosity.
Il prossimo target è una patch di terreno chiamata Cumberland e si trova molto vicino a John Klein, dove il rover ha utilizzato il trapano per la prima volta.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.