Gli scienziati della Rice University hanno confrontato i dati marziani con quelli dei luoghi più freddi della Terra in cui formazioni geologiche simili hanno subito l'erosione degli agenti atmosferici in climi diversi.
Le informazioni raccolte da Curiosity dal 2012 forniscono dettagli sugli stati chimici e fisici dei pavimenti fangosi ma la chimica da sola non è sufficiente a svelare le condizioni climatiche sotto le quali tali sedimenti si sono formati. Per questo, i ricercatori hanno cercato rocce e terreni simili sulla Terra.
Lo studio ha stabilito che la temperatura è stato un elemento chiave nella formazione e nella trasformazione dei sedimenti depositati dagli antichi fiumi e laghi marziani.

Lo studio pubblicato su JGR Planets prende in esame le condizioni e le variabili ben note per Islanda, Idaho ed in tutto il mondo, dall'Antartide alle Hawaii, per vedere quale mix offre la miglior corrispondenza con quello che il rover vede sul Pianeta Rosso.

"La Terra ci ha fornito un eccellente laboratorio in questo studio, in cui abbiamo utilizzato una serie di luoghi per vedere gli effetti di diverse variabili climatiche sugli agenti atmosferici, e la temperatura media annuale ha avuto l'effetto più forte per i tipi di rocce nel cratere Gale", ha detto Kirsten Siebach, membro del team Curiosity e futura operatrice di Perseverance. "La gamma di climi sulla Terra ci ha permesso di calibrare il nostro termometro per misurare la temperatura sull'antico Marte".

Il cratere Gale un tempo conteneva un lago: ma come si è riempito?

Alcuni sostengono che il primo Marte fosse caldo e umido e che fiumi e laghi fossero comunemente presenti. Altri pensano che fosse freddo e secco e che i ghiacciai e la neve fossero più comuni.
"Le rocce sedimentarie nel Gale Crater descrivono invece in dettaglio un clima che probabilmente rientra tra questi due scenari", ha detto Michael Thorpe, tra gli autori del documento coinvolto nel progetto Sample Return. "L'antico clima era probabilmente gelido ma sembra anche aver sostenuto l'acqua liquida nei laghi per lunghi periodi di tempo".

Gli scienziati sono rimasti sorpresi che ci fossero così pochi segni di erosione causata dagli agenti atmosferici sulle rocce marziane con poco più di 3 miliardi di anni, tanto che potessero essere paragonate ai sedimenti islandesi in un fiume o un lago oggi.
"Sulla Terra, la roccia sedimentaria fa un lavoro fantastico di maturazione nel tempo con l'aiuto degli agenti atmosferici chimici", ha osservato Thorpe. "Tuttavia, su Marte vediamo minerali molto giovani nelle pietre fangose che sono più vecchi di qualsiasi roccia sedimentaria sulla Terra, il che suggerisce che gli agenti atmosferici erano limitati".

Il team ha trovato un'enorme corrispondenza tra la composizione della sabbia e del fango in Islanda ed i dati di Marte, misurata tramite l'indice di alterazione chimica standard (Chemical Index of Alteration - CIA), uno strumento geologico di base utilizzato per dedurre il clima passato dall'erosione chimica e fisica di un campione.
"Quando l'acqua scorre attraverso le rocce per eroderle, dissolve i componenti chimici più solubili dei minerali che formano le rocce", ha detto Siebach. Ma "su Marte, il fango relativo alle rocce vulcaniche ha perso solo una piccola frazione degli elementi che si dissolvono più velocemente, anche se il fango ha la granulometria più piccola e di solito è il più esposto alle intemperie". E "questo limita davvero la temperatura media annuale su Marte quando il lago era presente, perché se fosse stato più caldo, quegli elementi sarebbero stati spazzati via quasi completamente", ha detto.

I risultati hanno anche indicato che il clima è cambiato nel tempo da condizioni antartiche diventando più islandese, mentre i processi fluviali hanno continuato a depositare sedimenti nel cratere.

Questa ricerca si è concentrata sui pavimenti fangosi trovati da Curiosity nella parte bassa del cratere Gale, mentre ora il rover sta scalando le pendici del Monte Sharp, la grande montagna al centro del bacino.
"Questo studio stabilisce un modo per interpretare la tendenza in modo più quantitativo, rispetto ai climi ed agli ambienti che conosciamo bene oggi sulla Terra", ha detto Siebach. "Tecniche simili potrebbero essere usate da Perseverance per comprendere il clima antico intorno al suo sito di atterraggio nel cratere Jezero".
"Parallelamente, il cambiamento climatico [in atto] sulla Terra, specialmente in Islanda, potrebbe modificare i luoghi della Terra più adatti per comprendere il passato di Marte".