L'estate 2020
Durante i mesi estivi, Curiosity ha percorso 1.6 chilometri per spostarsi alla sezione geologica successiva del Monte Sharp, la grande montagna al centro del cratere Gale. Quest'ultimo, alto circa 5 chilometri, è formato da strati di detriti che si sono accumulati nel tempo e questi, a loro volta, stanno svelando la storia di Marte. L'obiettivo è raggiungere entro l'autunno quella che gli scienziati chiamano "sulfate-bearing unit" ossia, un "cuscinetto di solfati". Questi ultimi ed i sali di Epsom, un tipo di solfato di magnesio chiamato esaidrite, di solito si formano intorno all'acqua mentre evapora e sono un altro indizio di come il clima e le prospettive di vita siano cambiatie su Marte in quasi 3 miliardi anni .
Curiosity sol 2831 - MastCam Left de-bayer. Dimensione intera 25638 × 6041 pixel: https://flic.kr/p/2jrvLDb
Crediti: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
Ma ogni piccola distanza è una grande sfida per il rover ed il suo team da quando sono iniziati a manifestarsi i primi problemi alle ruote nel lontano 2013. Da allora, le immagini del MAHLI, la fotocamera posta sul braccio robotico, hanno documentato una serie di danni crescenti e di varia entità: i più rilevanti sono sicuramente quelli alle nervature. Ma gli ingegneri non si sono tirati indietro e con grande maestria, la missione è andata avanti con grandi risultati fino ad oggi. La strategia di guida è cambiata varie volte nel corso della missione ma recentemente sembra che la squadra sia diventata più audace, forse perché è probabile che la missione volgerà al termine una volta che il nuovo rover Perserverance raggiungerà il Pianeta Rosso.
Il 5 agosto scorso, Curiosity ha festeggiato otto anni su Marte. Dal sito di atterraggio, Bradbury Landing, fino al giorno del suo marteversario, il rover aveva percorso 23 chilometri) e prelevato 26 campioni di suolo marziano. Con il nostro "Mission Log", a cura di Marco Di Lorenzo, potete rimanere sempre aggiornati sulle attività del rover.
L'esperimento tetramethylammonium hydroxide (TMAH)
Nonostante Curiosity abbia una meta ben precisa, il team ha scelto di fermarsi diverse volte lungo il percorso per guardarsi attorno ed analizzare i target più interessanti. Ma tra tutte, l'ultima sosta è stata speciale perché gli scienziati pensano di aver individuato il posto ideale per l'esperimento chiamato SAM TMAH. Il team ha aspettato otto lunghi anni per questo momento!
L'oggetto del test è stato un pezzo di roccia polverizzata scavata da un sito chiamato "Mary Anning" in onore di una pioniera paleontologa inglese del 1800.
Curiosity ha perforato il bersaglio durante il sol 2872 della missione, collocato in un'area che "mostra un'interessante variabilità chimica", scrive il team. "La variabilità chimica all'interno dei target rocciosi è stata già osservata nel cratere Gale e può indicare quantità differenti di disponibilità di acqua o ossigeno, per esempio, durante la formazione o la successiva modifica dei materiali geologici".
Curiosity Chemistry & Camera (ChemCam) sol 2872.
Crediti: NASA/JPL-Caltech/LANL
Ma questo non è stato un foro come tanti. Una volta che il campione di roccia è stato consegnato al SAM (Sample Analysis at Mars), la polvere è stata immersa in una soluzione molto speciale chiamata TMAH.
"Il TMAH aiuterà il nostro team scientifico a identificare quali frammenti di materiali organici (contenenti carbonio) sono presenti nella roccia ricca di argilla di Mary Anning", ha detto Scott Guzewich, scienziato del Goddard Space Flight Center della NASA. "Il SAM contiene solo due piccoli contenitori di TMAH e quindi abbiamo aspettato, per 8 anni, la roccia giusta da perforare per utilizzare questo prezioso prodotto".
Cos'è il TMAH?
Come si è intuito, è una sostanza disponibile nella suite SAM di Curiosity. Il SAM è uno spettrometro di massa in grado di rilevare i composti organici tramite gascromatografia / spettrometria di massa (py-GC-MS).Il TMAH, o tetrametilammonio idrossido in metanolo, è un reagente utilizzato per identificare le molecole organiche polari. Il TMAH può liberare acidi grassi legati in macromolecole o monomeri, associati a fasi minerali e rendere questi composti organici rilevabili tramite spettrometria di massa gascromatografica (GC-MS), mediante metilazione. L'eventuale rilevazione di acidi grassi su Marte è di particolare interesse per gli scienziati data la loro presenza sia in materiali biotici che abiotici (ma, mi dispiace sottolinearlo, questo non scioglierebbe il dubbio: c'è o non c'è vita su Marte?).
I rapporti di Ryan Anderson, geologo planetario presso l'USGS Astrogeology Science Center di Flagstaff, in Arizona, riferiscono: "Il nostro esperimento [Sample Analysis at Mars (SAM) Instrument Suite] TMAH ha avuto successo! Per coloro che non parlano fluentemente la zuppa dialettica del team, l'esperimento SAM TMAH è una misura tanto attesa dallo strumento Sample Analysis at Mars (SAM), che utilizza una speciale sostanza chimica chiamata idrossido di tetrametilammonio ( TMAH) per aiutare a identificare le molecole organiche (contenenti carbonio) nel campione".
"Il team ora attende con impazienza i risultati che richiederanno diversi mesi per essere interpretati". Beh, anche a noi, non resta che attendere impazientemente: eestate sintonizzati!