Avevamo lasciato Opportunity ai primi di aprile, con l'ultimo report, quando a Meridiani Planum tirava aria di primavera. Uno dei periodi migliori per il rover che, oltre a godere di temperature più miti e di una illuminazione migliore, può contare sui venti marziani per togliersi di dosso un po' di polvere dai pannelli solari e migliorare la produzione di energia.
Così come accade per noi e per l'emisfero settentrionale terrestre, anche per Opportunity, su Marte, tira aria di primavera.
Una stagione molto gradita dall'instancabile rover della NASA che, non solo potrà godere di temperature più miti e di una migliore illuminazione del Sole, ma potrà contare sull'incremento dei venti marziani per togliersi di dosso un po' di polvere.
Il mistero del frammento di roccia marziana, chiamato Pinnacle Island, improvvisamente apparso davanti alla PanCam di Opportunity durante il sol 3540 e scambiato per un fungo, a quanto pare è durato poco.
I ricercatori della NASA hanno individuato la sua provenienza.
Da quando la bizzarra roccia, chiamata Pinnacle Island, è apparsa improvvisamente sotto gli occhi di Opportunity nel sol 3540, si è scatenato il tam tam mediatico spesso contornato da fantasiose speculazioni.
Qualche giorno fa, ha spopolato la notizia di un astrobiologo, il Dr. Rhawn Joseph del Journal of Cosmology, il quale ha intentato una causa contro la NASA, nel US District Court Northern District della California, sostenendo che l'oggetto è di natura biologica. Sarebbe per l'esattezza simile ad un fungo, un apotecio.
Il rover della NASA Opportunity non solo si appresta a festeggiare il suo decimo compleanno terrestre su Marte, il prossimo 25 gennaio (UTC), cosa già degna di attenzione, ma ci si è messo di impegno ed ha deciso di esordire con l'ennesimo mistero marziano proprio in concomitanza delle celebrazioni.
Sono passati ormai due mesi dal mio ultimo report sul rover della NASA Opportunity.
Gli avvenimenti spaziali ed astronomici degli ultimi tempi si sono susseguiti con un ritmo abbastanza sostenuto per chi come me cerca di mantenere un blog aggiornato nel "tempo libero". Così, ho finito per trascurare l'instancabile rover nonostante meritasse tante attenzioni quante ne ho riservate ad altri eventi.
Ma con questo post, cercherò di offrire un aggiornamento completo e mi farò perdonare!
Circa un mese fa, Opportunity stava attraversando la pianura di Botany Bay in direzione di Solander Point, la collina dove trascorrerà il prossimo inverno marziano.
Da allora il rover ne ha fatta di strada, arrivando proprio alle pendici di Solander Point: un totale di circa 2,4 chilometri da Cape York, dove aveva lavorato per oltre 20 mesi.
Avevamo lasciato il longevo rover della NASA Opportunity i primi di giugno, quando aveva appena iniziato il suo percorso di oltre 2 chilometri verso Solander Point, dove trascorrrà il prossimo inverno marziano.
Questa zona, molto stratificata, offrirà spunti interessanti per le attività scientifiche: il team spera di individuare altre testimonianze di ambienti adatti ad ospitare la vita.
Dopo la conferenza sugli aggiornamenti della missione Curiosity lo scorso 5 maggio, ieri si è tenuto un briefing anche sullo stato e i programmi del longevo rover Opportunity.
Sono quasi dieci anni che Opportunity è su Marte eppure sta per intraprendere un altro percorso che lo impegnerà diverse settimane: la destinazione è chiamata Solander Point, una zona molto stratificata, forse ancor più interessante di Cape York dove il rover ha lavorato negli ultimi 20 mesi.
Dopo oltre nove anni sul Pianeta Rosso, con due strumenti non più operativi, il rover della NASA Opportunity è riuscito in una delle scoperte più importanti della sua carriera, identificando nella zona di Cape York, un segmeneto di 22 chilometri circa sul bordo occidentale del grande cratere Endeavour, un altro ambiente marziano favorevole alla vita.
Le analisi sulla roccia chiamata "Esperance" hanno confermato la presenza di argilla alterata da acqua neutra, uno dei luoghi più ospitali incontrati da Opportunity in questi anni di esplorazione.