Lo scorso 17 dicembre, l'Istituto Nazionale di AstroFisica italiano ha firmato un accordo con SARAO e MPG per il potenziamento del radiointerferometro sudafricano, nell'ambito del progetto SKA.
Questa è l'immagine più "profonda" del cielo nelle onde radio e mostra come la maggior parte del fondo di radiazione in questa banda sia dovuto a sorgenti discrete lontane, prima non risolte.
In un articolo in attesa di revisione, pubblicato su arXiv e presentato a Nature Astronomy, l'astrofisico Ray Norris, della Western Sydney University in Australia, descrive gli ORC (Odd Radio Circles), caratteristiche circolari che potrebbero rappresentare un nuovo tipo di segnale radioastronomico.
Questa spettacolare radio-fotografia della galassia Eso 137-006, ripresa dall'interferometro sudafricano MeerKat, rivela misteriose strutture filiformi che collegano tra loro i due lobi principali.
Un anno fa il mondo vide la prima, confusa immagine di un buco nero; quella figura nasconde una struttura molto più intricata, fatta di innumerevoli anelli di luce la cui impronta potrebbe essere rivelata dai futuri radiointerferometri nello spazio.
Il radiointerferometro sudafricano ha registrato una sconvolgente immagine "profonda" del cielo nelle onde radio, con centinaia di migliaia di radiogalassie dotate di nuclei attivi o di regioni con intensa attività di formazione stellare, la cosiddetta "alba cosmica".
La settimana scorsa le antenne del "Netherlands-China Low Frequency Explorer" (NCLE) sono state finalmente estroflesse; lo strumento farà anche misure sull'emissione da idrogeno primordiale dell'universo
Quella del buco nero al centro di questa galassia ellittica gigante è stata definita "immagine del secolo", ma è solo l'ultima di una serie di indagini a risoluzione crescente compiute tramite radiointerferometri.
Bellissima, strana, sconvolgente. Questi gli aggettivi che vengono in mente contemplando la prima radio-immagine del centro galattico ripresa dal radiointerferometro Meerkat. Ed è solo l'inizio...
Quella a sinistra è una eccezionale immagine del cielo registrata con un un interferometro australiano, ASKAPsoft, in cui ciascuna antenna è in grado di distinguere 36 differenti regioni di cielo contemporeaneamente.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.