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- Categoria: ExoMars 2018 (2022)
ExoMars: un'altra "vittima" del conflitto Russia - Ucraina
Come era prevedibile, a causa del conflitto in Ucraina, la missione congiunta ESA / Roscosmos ExoMars perderà il treno per Marte anche quest'anno.
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By Elisabetta Bonora Elisabetta Bonora - Categoria principale: Rover
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Come specificato dall'ESA ieri con un breve comunicato, "le sanzioni e il contesto più ampio rendono molto improbabile un lancio nel 2022". La decisione fa eco alle sanzioni imposte alla Russia dagli Stati europei.
"Il Direttore Generale dell'ESA analizzerà tutte le opzioni e preparerà una decisione formale seguendo sulla scia gli Stati membri dell'ESA".
"L'ESA è un'organizzazione intergovernativa governata dai suoi 22 Stati membri e negli ultimi decenni abbiamo costruito una solida rete di cooperazione internazionale, che serve la comunità spaziale europea e globale attraverso i suoi programmi di grande successo", si legge nella dichiarazione. "Stiamo attuando pienamente le sanzioni imposte alla Russia dai nostri Stati membri. Stiamo valutando le conseguenze su ciascuno dei nostri programmi in corso condotti in collaborazione con l'agenzia spaziale statale russa Roscosmos e allineando le nostre decisioni alle decisioni dei nostri Stati membri in stretto coordinamento con i partner industriali e internazionali (in particolare con la NASA sulla Stazione Spaziale Internazionale)".
Josef Aschbacher, direttore generale dell'Agenzia ha ribadito su Twitter: "Deploriamo i tragici eventi che stanno avvenendo in Ucraina, una crisi che negli ultimi giorni si è drammaticamente trasformata in guerra. Molte decisioni difficili vengono ora prese all'ESA in considerazione delle sanzioni attuate dai governi dei nostri Stati membri".
Fino a qualche giorno fa, sembrava ci fossero ancora speranze per la sfortunata missione. Aschbacher aveva dichiarato: "L'ESA continua a lavorare su tutti i suoi programmi, inclusa la campagna di lancio per la ISS ed ExoMars. Per ora, il supporto per le nostre missioni e colleghi continua fino a nuovo avviso".
ExoMars, che doveva portare su Marte il rover europeo Rosalind Franklin e il lander sovietico Kazachok, era stata precedentemente programmata per il lancio a metà del 2020. Tuttavia, l'ESA ritardò la partenza, facendo slittare la finestra di lancio ottimale per Marte a settembre 2022, a causa degli impatti della pandemia e di alcuni problemi tecnici. Dato che la piattaforma Kazachok era fondamentale nel design del progetto per dispiegare il rover sulla superficie del Pianeta Rosso, non è ancora chiaro come l'ESA possa sostituirlo e trovare un altro passaggio per Marte, nel caso decidesse effettivamente di interrompere la collaborazione con i Russi. La prossima finestra di lancio sarà verso la fine del 2024.
Così mentre Kathy Lueders, amministratore associato della NASA per le operazioni spaziali, ha affermato che le attività sulla ISS (Stazione Spaziale Internazionale) non sono state influenzate dall'invasione e dalle successive sanzioni, lato europeo sembra proprio che si voglia seguire una linea dura anche sulle politiche spaziali che, in genere, invece, riescono a sopravvivere ai problemi geopolitici sulla Terra.
"Per quanto riguarda la campagna di lancio di Soyuz dallo spazioporto europeo di Kourou", scrive l'ESA, "prendiamo atto della decisione di Roscosmos di ritirare la sua forza lavoro da Kourou. Di conseguenza valuteremo per ogni carico utile istituzionale europeo sotto la nostra responsabilità il servizio di lancio appropriato basato in particolare sui sistemi di lancio attualmente in funzione e sui prossimi lanciatori Vega-C e Ariane 6".