"Il rover è pronto e, insieme al recente successo del test di caduta per il paracadute, siamo sicuri di essere in tempo per la data di lancio di settembre", ha detto Pietro Baglioni, team leader del rover ExoMars dell'ESA.
Solo una volta ogni due anni e per una decina di giorni, la meccanica celeste consente alle navicelle spaziali di raggiungere Marte dalla Terra in modo efficiente. Il viaggio di Rosalind Franklin durerà circa nove mesi.
Il rover ora si trova in Italia, in una ultra-clean room presso la sede di Thales Alenia Space a Torino, accanto al suo compagno di viaggio, la piattaforma di atterraggio Kazachok.
Dopo una revisione finale, che si svolgerà a fine marzo, tutti i componenti del veicolo spaziale, rover, modulo di discesa, piattaforma di atterraggio e vettore, saranno spostati al sito di lancio a Baikonur, in Kazakistan.
Primi passi
Dopo i famosi 6 o 7 "minuti di terrore", Rosalind Franklin lascerà la piattaforma di atterraggio e mouverà i primi passi sul suolo marziano.
"L'uscita da Kazachok è una mossa accuratamente coreografata che gli ingegneri stanno provando sulla Terra", si legge nel comunicato. Il rover gemello, finora conosciuto come Ground Test Model e da poco ribattezzato Amalia, ha recentemente concluso questo test con successo. Tuttavia, su Marte si svolgerà tutto più lentamente: mentre gli esercizi in laboratorio sono durati circa 15 minuti, dopo l'atterraggio, il rover impiegherà oltre una settimana per dispiegare le ruote, l'albero ecc.
Amalia è stato dedicato alla grande Amalia Ercoli Finzi, la prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica in Italia che, oltre a prestare servizio come consulente scientifico per ESA e NASA, ha progettato il trapano sul lander Philae di Rosetta e ha fortemente spinto per lo sviluppo della trivella ExoMars già 20 anni fa.
La piattaforma di atterraggio ha due rampe di uscita: una davanti e un'altra dietro. Rosalind è progettato per superare ripide pendenze sulle rampe ma sarà il controllo missione sulla Terra a decidere quale sarà la strada più sicura.
TGO in attesa
Il Trace Gas Orbiter (TGO) ESA-Roscosmos attende l'arrivo di ExoMars 2022 sul Pianeta Rosso. Questa missione, che ha subito diversi ritardi, sembra finalmente giunta sulla linea di partenza, dopo aver affrontato anche diversi stop a causa della pandemia COVID-19.
"La cooperazione tra l'industria europea e quella russa, il coordinamento tra le agenzie spaziali e il lavoro dei team tecnici sono stati notevoli", ha commentato Baglioni.
I team hanno risolto problemi critici lavorando in parallelo, come il sistema del paracadute e l'elettronica del modulo di discesa, con un margine sufficiente per un lancio di settembre 2022. I preparativi a Baikonur sono iniziati e un team di supporto dedicato è attivo presso il centro ESOC di Darmstadt, Germania.
La missione ESA-Roscosmos ExoMars 2022 verrà lanciata su un razzo Proton-M con uno stadio superiore Breeze-M da Baikonur, Kazakistan, nella finestra di lancio dal 20 settembre al 1 ottobre 2022.
Una volta atterrato in sicurezza nella regione Oxia Planum su Marte il 10 giugno 2023, il rover scenderà quindi dalla piattaforma, alla ricerca di siti geologicamente interessanti da perforare, per determinare se la vita sia mai esistita sul Pianeta Rosso.