La stazione spaziale internazionale, nell'ultima settimana, ha orbitato a una quota media di 418 km, un valore toccato solo in un'altra occasione, nell'ottobre 2013.
Dopo 197 giorni di permanenza nello spazio sono rientrati, senza problemi, tre membri dell'equipaggio di Spedizione 57 a bordo della famosa Soyuz MS-09 'trapanata'.
Due cosmonauti russi hanno eseguito un'attività extra-veicolare che si può considerare veramente insolita, nel tentativo di comprendere meglio il foro scoperto lo scorso agosto sulla Soyuz MS-09.
Mentre qui sulla Terra, in Italia, si trascorreva un tragico Ferragosto per il disastro di Genova, lassù, ad oltre 400 km sopra le nostre teste due cosmonauti russi hanno compiuto un'attività extra-veicolare della durata di oltre sette ore.
A bordo della Stazione Spaziale Internazionale si cambiano gli equipaggi e si esegue una nuova passeggiata spaziale.
Non c'è un attimo di sosta per l'equipaggio di Spedizione 55 a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Un veicolo cargo automatico di SpaceX è ammarato nell'Oceano Pacifico sabato 5 maggio, riportando oltre 1.700 kg di carico – compreso un robot della NASA che richiede riparazioni – sulla Terra dopo una missione di un mese presso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La capsula Dragon è ammarata alle 12 p.m. EDT (le 21 italiane) nel Pacifico a circa 650 km a sud-ovest di Long Beach, in California, dove la squadra di recupero di SpaceX si trovava in posizione per recuperare il veicolo spaziale, imbarcarlo su una nave e riportarlo nel Porto di Los Angeles.
Arrivati alla Stazione Spaziale Internazionale, i tre nuovi membri dell'equipaggio della spedizione 55 e 56 sono stati subito imegnati in una passeggiata spaziale.
Cosa ci aspetta dopo il 2024? Ovvero alla chiusura del programma della Stazione Spaziale Internazionale?
Sono rientrati sulla Terra, dopo 168 giorni di permanenza nello spazio, due astronauti NASA e un cosmonauta russo.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.