A più di due mesi dallo storico atterraggio del piccolo Philae sulla cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko, alcune domande ancora non trovano risposta. Due quesiti in particolari hanno continuato a rincorrersi per la rete tra fan e scienziati, alimentati da ipotesi e teorie: dove è finito Philae? E quando si sveglierà di nuovo?
Presentati ieri in California i risultati delle ultime indagini scientifiche insieme a nuove immagini.
Il 12 novembre scorso, la missione dell'ESA Rosetta ha scritto una nuova pagina di storia per l'esplorazione spaziale, quando il piccolo Philae si è posato sulla superficie di 67P/Churyumov-Gerasimenko, diventando il primo lander ad essere atterrato su una cometa.
La notizia potrebbe sembrare già straordinaria così ma a distanza di due settimane, nuovi dati e retroscena, continuano a tenere viva l'emozione di quel giorno e l'interesse del pubblico.
I dati sul campo magnetico attorno a Philae svelano che il lander deve aver colpito qualcosa durante il primo rimbalzo sulla cometa...
Ho iniziato a scrivere questo post con l'intenzione di raccontare qualche novità su Rosetta e Philae, recentemente discussa in rete ma ieri sul blog di missione è stato pubblicato un nuovo mosaico della NavCam che merita decisamente la precedenza. Per cui, alla fine, seguirò una scaletta un po' diversa rispetto a quella che avevo programmato ma, tranquilli, troverete anche gli aggiornamenti, saranno solo un po' più giù!
Mentre le ricerche per localizzare il lander continuano, Rosetta aggiusta l'orbita per continuare a studiare la cometa.
Lo strumento Cometary Acoustic Surface Sounding Experiment (CASSE) ha registrato un breve ma significativo "tonfo" quando Philae ha toccato il suolo della cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko per la prima volta lo scorso 12 novembre.
L'incredibile registrazione rappresenta di fatto la prima testimonianza acustica di uno sbarco su una cometa!
Il 12 novembre 2014, Philae e Rosetta hanno scritto una nuova pagina di storia nell'esplorazione spaziale (ed io sono stata davvero fortunata ad essere lì!).
Dopo 10 anni di viaggio, il lander si è separato dalla sonda per atterrare sulla superficie della cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko, con una discesa durata sette lunghissime ore.
Philae dorme.
All'1:36 di ieri notte è entrato in ibernazione, dopo aver esaurito l'energia ma è stato davvero un grande ed è riuscito a trasmettere tutti i dati scientifici prima che l'ultimo collegamento durato 2 ore e 17 minuti si interrompesse.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.