La impressionante pulizia dai detriti attorno al foro di "Mary Anning drill site", ad opera del vento marziano sempre più forte.
Durante il weekend, Curiosity ha trapanato con successo il nuovo sito ed ora sta effettuando le analisi chimiche dei campioni prelevati.
Curiosity ha assaggiato un'altra roccia su Marte.
Questa è la sua sesta perforazione dopo John Klein (sol 182), Cumberland (sol 279), Windjana (sol 621), Confidence Hills (sol 759) e Mojave2 (sol 882), e la terza eseguita sul suolo di Pahrump Hills, la zona alle pendici del Monte Sharp dove il rover è arrivato circa cinque mesi fa.
Le analisi sul campione di roccia prelevato da Curiosity dal target Mojave2 sono ancora in corso ma i primi dati non promettono niente di buono: a quanto pare il terreno di Pahrump Hills, la zona alle pendici del Monte Sharp, si è formato in uno degli ambienti più acidi assaggiati finora dal rover.
Dopo aver assaggiato il terreno diverse volte, Curiosity ha eseguito la sua quinta perforazione, la seconda a Pahrump Hills.
Arrivato in zona nel mese di settembre, a dire il vero non ha fatto molta nuova strada da allora, piuttosto ha gironzolato sul posto raccogliendo foto e dati.
Il rover della NASA Curiosity si trova ancora a Pahrump Hills, la zona alle pendici del Monte Sharp dove è arrivato a fine settembre.
Dopo essere tornato su suoi passi, Curiosity si appresta a perforare una roccia nei pressi dell'ingresso alla "Hidden Valley".
Alcuni mi hanno chiesto come mai ancora non avessi scritto nulla circa le ultime avventure di Curiosity su Marte, quando altri siti hanno prontamente pubblicato le ultime notizie sulla terza perforazione di una roccia marziana. La scelta nasce dal fatto che, quando si tratta di attività complesse, che si svolgono in un certo arco di tempo, preferisco preparare un report ad operazioni concluse.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.