Un nuovo miraggio cosmico immortalato da Hubble, si tratta dell'immagine distorta e moltiplicata per cinque di un quasar lontano, ad opera di una galassia con nucleo doppio a noi più vicina.
Anche il più supermassiccio dei buchi neri supermassicci non è molto grande visto dalla Terra, il che rende estremamente difficile misurarne le dimensioni. Tuttavia, gli astronomi hanno recentemente sviluppato una nuova tecnica in grado di stimare la massa di un buco nero in base al movimento del gas caldo intorno ad esso. Anche quando il buco nero stesso è più piccolo di un singolo pixel.
Grazie alle misure di Gaia e ad un algoritmo di apprendimento automatico, gli astronomi hanno scoperto 12 nuovi "miraggi gravitazionali", in cui la luce di un quasar è deviata dalle galassie in primo piano formando quattro immagini distinte e simmetriche. Queste "croci di Einstein", il cui numero viene così incrementato del 24%, sono strumenti rari e unici per indagare sulla materia oscura e per misurare il tasso di espansione dell'Universo.
Più si è grandi e più si ha appetito, questa regola vale anche per i buchi neri. SMSS J2157–3602, a circa 12 miliardi di anni luce dai noi, sembra essere uno dei più affamati e, per riempirsi la pancia, ha bisogno di divorare l'equivalente di una massa solare ogni giorno.
Questi 6 casi di "lenti gravitazionali" in cui la luce di un quasar viene deviata e moltiplicata da una galassia più vicina sono stati recentemente utilizzati per ricavare una nuova stima della Costante di Hubble.
Questo è il quasar quadruplo HE 0435−1223, la cui immagine è stata deviata e moltiplicata da un gruppo di galassie più vicine (al centro del quartetto).
Questa lente gravitazionale è stata utilizzata per stimare la costante dei Hubble nell'ambito del progetto "H0LiCOW".
Queste mappe mostrano la distribuzione (in coordinate galattiche) dei quasar che Gaia usa come sistema di riferimento astrometrico.
Grazie l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), gli astronomi hanno individuato un misterioso e debole oggetto in prossimità di un quasar replicato quattro volte da un effetto di lente gravitazionale, designato come MG 0414+1534.
Questa è immagine mostra la "Ultra Deep Survey" (UDS) condottanel vicino infrarosso su una porzione di cielo grande 4 volte la luna piena; essa mostra, nel dettaglio, molte galassie "primordiali" come erano 13 miliardi di anni fa.