E' una delle regioni più affascinanti di Marte, purtroppo impossibile da esplorare con un rover: "Noctis Labyrinthus" è una rete di profondi canali alle propaggini occidentali del gigantesco canyon "Valles Marineris", vicino ai grandi vulcani. Qui è ricostruita in 3D grazie alle immagini stereoscopiche raccolte dalla sonda europea Mars Express.
Sembra essere un buon periodo per parlare di aurore! Alle recenti rivelazioni sull'atmosfera marziana per merito della sonda della NASA MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile Evolution), nuovi documenti basati sui dati dalla sonda dell'ESA Mars Express fanno luce sulle aurore ultraviolette del Pianeta Rosso.
In realtà non si tratta di schiuma o cioccolata ma ghiaccio d'acqua e di anidride carbonica al polo sud di Marte, ripreso dalla sonda europea Mars Express in orbita attorno al pianeta rosso dal 2003.
Fonte: http://www.esa.int/spaceinimages/Images/2015/02/Cappuccino_swirls_at_Mars_south_pole
MRO, MAVEN, Opportunity ma anche la sonda dell'ESA Mars Express (MEX) non è stata da meno e lo scorso 19 ottobre, ha catturato il passaggio della cometa Siding Spring con la sua High Resolution Stereo Camera (HRSC).
Mentre la sonda dell'ESA Rosetta sta inseguendo una cometa, un'altra cometa si sta avventurando nel Sistema Solare interno e passerà a soli 132.000 chilometri dalla superficie di Marte il prossimo 19 ottobre 2014.
C/2013 A1 Siding Spring è stata scoperta il 3 gennaio 2013, da Robert H. McNaught con l'Uppsala Schmidt Telescope del Siding Spring Observatory nel New South Wales, Australia, quando si trovava ancora oltre l'orbita di Giove.
Il telescopio spaziale Hubble della NASA ci ha regalato un'anticipazione della cometa C/2013 A1 (Siding Spring) che il prossimo 19 ottobre sfiorerà Marte, raggiungendo la distanza minima di circa 135.000 chilometri.
L'immagine è stata ripresa l'11 marzo 2014, quando la cometa si trovava a circa 568 milioni di chilometri dalla Terra.
Domani, 29 dicembre, la sonda dell'ESA Mars Express effettuerà un sorvolo molto ravvicinato su Phobos, sfiorando la superficie della più grande luna di Marte da una quota di soli 45 chilometri.
Il flyby sarà talmente vicino che Mars Express non riuscirà a prendere immagini ma potrà studiare nel dettaglio il campo gravitazionale del satellite e quindi la sua struttura interna.
E' sicuramente affascinante osservare Marte dall'orbita con le immagini inviate dalle sonde della NASA MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) e dell'ESA Mars Express ma in realtà gli orbiter hanno a disposizione strumenti che permettono di vedere ben oltre la superficie marziana.
La sonda dell'ESA Mars Express, in orbita intorno a Marte, il 15 gennaio scorso, ha ripreso le immagini di uno dei deserti marziani, pochi gradi a sud dell'equatore, una regione senza nome poco più a nord di un antico alveo conosciuto come Tagus Valles e ad est di Tinto Valles e del cratere Palos.
Potenti esplosioni sotterranee, che hanno coinvolto grandi quantità di ghiaccio, devono aver caratterizzato la formazione dei due crateri in un altopiano nella regione di Thaumasia Planum, a sud della Valles Marineris, il più grande canyon del nostro Sistema Solare, osservati dalla sonda europea Mars Express il 4 gennaio scorso