Da recente studio a cura di Eric Kort del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena in California, è emerso che dal mare dell'Artico dove prima erano i ghiacci, ora vengono rilasciate in atmosfera rilevanti quantità di metano.
Il metano è un importante gas serra che contribuisce in modo sostanziale al riscaldamento globale.
Il Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) del satellite Aqua della NASA. il 6 agosto 2012, ha catturato questo mosaico di immagini a colori.
Paul A. Newman a capo dell'Atmospheric Sciences del NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland, ha stimato che negli ultimi 34 anni di dati satellitari, solo 8 volte si sono verificate tempeste simili nell'Artico durante il mese di agosto.
Non abbiamo potuto fare a meno di notare lo studio pubblicato da Joseph Levy, ricercatore della Oregon State University: "Antarctic salty soil sucks water out of atmosphere: Could it happen on Mars?".
Poichè suoli con caratteristiche analoghe sono stati scoperti nei pressi del lander NASA Phoenix, il parallelo con Marte è stato abbastanza immediato e ci si chiede se, durante particolari periodi dell'anno, sul suolo marziano possa verificarsi una sorta di brina salata.
Siamo nei pressi di un cratere dell'emisfero sud. Questi canaloni che in genere caratterizzano le aree di Marte a latitudini tra i 30-50 gradi nord o sud, durante l'inverno marziano, si ricoprono di svariati centimetri di ghiaccio (composto per lo più di anidride carbonica).
Il Mars Exploration Rover Opportunity sta ancora studiando il grande cratere Endeavour.