Un'equipe internazionale guidata da astronomi brasiliani ha identificato un pianeta simile a Giove, in orbita a una distanza simile a quella di Giove intorno a una stella simile al Sole, HIP 11915, grazie telescopio da 3,6 metri dell'ESO.
Un gruppo di astronomi dell'Università di St Andrews e Manchester ha annunciato, ieri, di aver individuato i blocchi rocciosi all'interno del disco protoplanetario che circonda una giovane stella, una zona in cui potranno formarsi nuovi mondi.
Non galleggeranno come palloncini e non provocheranno l'"effetto paperino" ma i nettuniani caldi con un atmosfera all'elio potrebbero essere una nuova classe esotica di pianeti extrasolari nella nostra galassia. Lo suggeriscono i dati del telescopio spaziale Spitzer della NASA.
Un gruppo di astronomi del Harvard–Smithsonian Center for Astrophysics (CfA),Dave Latham, David Kipping, Matthew Payne, David Sliski, Lars Buchhave, Gilbert Esquerdo, Michel Calkins e Perry Berlind, ha scoperto due nuovi pianeti extrasolari giganti intorno a una stella evoluta, Kepler 432, che ha massa pari a 1,35 masse solari e una età di 3,5 miliardi di anni.
Selvaggi cambiamenti di temperatura sono stati osservati nell'atmosfera di un pianeta roccioso al di fuori del Sistema Solare, 55 Cancri e.
La possibilità di sbirciare nelle atmosfere degli esopianeti rappresenta una tappa importante nella ricerca dei mondi abitabili al di fuori del Sistema Solare.
HATS-6b è davvero l'ennesimo nuovo strano mondo. Scoperto da una equipe austrualiana, manda in crisi le teorie sulla formazione planetaria.
La distruzione di un pianeta può sembrare uno scenario da film di fantascienza ma un gruppo di astronomi, utilizzando vari telescopi, ha trovato le prove che ciò possa essere realmente accaduto in un antico ammasso di stelle ai margini della Via Lattea. Colpevole dei fatti, una nana bianca.
Un nuovo tipo di indagine per esopianeti, LEECH (LBT Exozodi Exoplanet Common Hunt), ha permesso agli astronomi di sondare in profondità il sistema planetario HR 8799, a 130 anni luce dalla Terra in direzione della costellazione di Pegaso.
Il sistema Tau Ceti, da sempre al centro della fantasia e menzionato in diverse serie famose tra cui Star Trek, forse non è così promettente come sperato. A raffreddare gli animi, un gruppo di astronomi e geofisici della School of Earth and Space Exploration dell'Arizona State University.
Si tratta di 51 Pegasi b, il primo mondo extrasolare mai scoperto intorno a una stella simile al Sole. Ora, un gruppo di astronomi, utilizzando HARPS installato sul telescopio da 3,6 metri all’Osservatorio di La Silla in Cile, ha rilevato per la prima volta in modo diretto il suo spettro della luce visibile riflessa, con una nuova tecnica molto promettente per il futuro.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.