Curiosity, ai piedi del "Greenheugh pediment", è alle prese con un problema alla fotocamera del braccio robotico...
Prendete gli occhialini 3D per apprezzare questo sassolino marziano ripreso da Curiosity durate il sol 2666.
La foto è stata scattata dal MAHLI, la fotocamera posta sul braccio robotico del rover, generalmente utilizzata per scattare fotografie macro.
Questa insolita ripresa della malridotta ruota centrale sinistra di Curiosity è stata acquisita dal "Mars Hand Lens Imager" (MAHLI) lo scorso 18 luglio, seguendo una nuova strategia.
Generalmente leggo con distrazione i titoloni che denunciano la presenza di lucertole, topi o addirittura femori su Marte riconosciuti tra le rocce fotografate dai rover. Convengo che alcune pietre hanno sembianze intriganti ma anche sulla Terra, se guardassimo attentamente, potremmo scoprire un bel repertorio di forme strane. Tuttavia, in questo caso, ad incuriosirmi è stata la connotazione apparentemente tecnica dell'argomento.
Curiosity ha inviato un nuovo selfie da Marte, un mosaico ricordo del suo soggiorno a Pahrump Hills.
Poter sbirciare il lavoro di Curiosity su Marte è sempre divertente ed anche istruttivo.
Sabato 12 luglio, il Mars Hand Lens Imager (MAHLI), la fotocamera posizionata sul braccio robotico del rover, ha ripreso una sequenza inedita che mostra il laser della ChemCam mentre colpisce una roccia, chiamata "Nova".
Nova fa parte del pavimento del cratere Gale, situata poco al di fuori dell'ellisse di atterraggio, nel quadrante Shoshone.
Il Mars Hand Lens Imager (MAHLI) è la fotocamera montata sul braccio robotico di Curiosity che ha lo scopo primario di acquisire immagini ravvicinate della superficie e delle rocce di Marte.
E' sempre divertente sfogliare il catalogo della missione della NASA Curiosity e invece, di rocce e paesaggi, trovare un primo piano del rover.
Durante il sol 613 (27 aprile 2014) Curiosity si è scattato ben due primi piani, due foto ricordo del soggiorno a Kimberley, in attesa di ricevere l'ok dal team per utilizzare il trapano per la terza volta, dopo John Klein e Cumberland.
Alcuni forse lo ricorderanno, uno dei sensori del REMS (Rover Environmental Monitoring Station), la suite di strumenti utilizzata da Curiosity per rilevare i dati meteorologici (velocità del vento, temperatura, pressione), fu l'unica nota dolente del giorno dell'atterraggio, il 6 agosto 2012.
Il sensore birichino appartiene allo strumento dedicato alla rilevazione della velocità del vento, il Wind Sensor (WS).
Tra riprese panoramiche e rocce in primo piano, il rover della NASA Curiosity esegue la periodica attività di taratura e verifica delle sue fotocamere.