Continuano i test per rendere Curiosity operativo.
Grazie alle immagini a piena risoluzione del sol 2 (8 agosto 2012), pubblicate da poco in formato raw sul sito ufficiale, vi proponiamo il primo anaglifo di Curiosity.
Curiosity, sol 0: in lontananza il principale obiettivo di indagine del rover, il Monte Sharp.
Circa 24 ore dopo lo sbarco la camera ad alta definizione HiRISE di Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) ha catturato la scena dell'atterraggio.
Lo scudo termico è stato il primo a toccare il suolo.
La foto è stata acquisita con il Mars Hand Lens Imager (MAHLI), il pomeriggio del primo giorno dopo l'atterraggio, il sol 1 per Curiosity.
Curiosity guarda a nord e in lontananza è visibile il bordo del cratere Gale.
Gli ultimi istanti della discesa di Cuiosity verso Marte, catturati dal MARDI (Mars Descent Imager): video by NASA/JPL.
Come programmato, la camera High-Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE) di Mars Reconnaissance Orbiter è riuscita a catturare la discesa di Curiosity.
La scala dell'immagine è 36,6 cm x pixel
Circa due ore dopo lo sbarco, Curiosity ha trasmesso la sua prima foto ad una risoluzione maggiore.
Bianco e nero, 512x512 pixel, Hazard-Avoidance posteriore sinistra.
Esattamente all' 1:32 EDT (7:32 ora italiana) del 6 agosto, Curiosity ha raggiunto la superficie di Marte, ai piedi di una montagna alta circa 5 chilometri, all'interno del cratere Gale.
"Oggi le ruote di Curiosity hanno aperto la strada alle future missioni umane su Marte. Curiosity, il rover più sofisticato mai costruito, è ora sulla superficie del Pianeta Rosso dove cercherà di rispondere all'antica domanda se è mai esistita vita su Marte.", ha detto l'Amministratore della NASA Charles Bolden.
Gli ultimi istanti dell'atterraggio di Curiosity in video by NASA tv.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.