L'impressionante copertura nevosa sulla Spagna centro-orientale, dopo l'arrivo della tempesta "filomena"
Grazie alle osservazioni del Telescopio Spaziale Hubble, gli astronomi hanno osservato una tempesta più grande dell'Oceano Atlantico cambiare improvvisamente rotta su Nettuno.
Una nuova tempesta grande quasi quanto la Terra è apparsa nella zona equatoriale di Nettuno. Osservata con il W. M. Keck Observatory a Mauna Kea, nelle Hawaii, ha sorpreso gli scienziati che non avevano mai rilevato sistemi nuvolosi in quella regione.
Un nuovo documento pubblicato su arXiv.org dettaglia le dinamiche e l'evoluzione della grande tempesta che segno Saturno tra il 2010 ed il 2011.
Il Cassini Imaging Science Subsystem (ISS) e il Radio and Plasma Wave Science (RPWS) hanno permesso di ottenere misurazioni ad alta precisione degli sconvolgimenti nell'atmosfera del pianeta.
Una impressionante vista della mega-tempesta che si è abbattuta nei giorni scorsi sul Nord America, vista dalla ISS.
Utilizzando il telescopio Spitzer e Kepler, gli astronomi hanno scoperto quella che sembra essere una piccola stella con una tempesta nuvolosa gigante, molto simile alla "Grande Macchia Rossa" di Giove.
In 140 anni di osservazioni astronomiche di Saturno, sono state viste formarsi sei grandi tempeste arrivate a circondare l'interno pianeta. La sonda della NASA Cassini e gli osservatori terrestri hanno potuto seguire l'evolversi di quella più recente, scoppiata tra dicembre 2010 ed agosto 2011. Ora, in un articolo pubblicato su Nature Geoscience, gli scienziati del team Cassini, descrivono l'effetto responsabile di queste sfuriate periodiche.
Ormai ne abbiamo la conferma, il tempo è imprevedibile su qualsiasi pianeta, non soltanto sulla Terra ma gli astronomi che lavorano a W. M. Keck Observatory, sull'isola di Hawaii, sono rimasti ugualmente sorpresi dalla comparsa di giganteschi sistemi vorticosi sul lontano pianeta Urano.
La placida atmosfera di Saturno nasconde in realtà un carattere turbolento simile a quello di Giove.
Scrutando il pianeta con il radar a bordo della sonda della NASA Cassini, gli scienziati sono stati in grado di creare la prima mappa globale a microonde di un gigante gassoso.