Secondo un nuovo studio della NASA, i laghi poco profondi nella crosta ghiacciata di Europa potrebbero eruttare e questi pennacchi saranno facilmente individuati dalla prossima missione Europa Clipper.
Qualcosa o qualcuno sta producendo metano nell'oceano sotterraneo di Encelado. Le simulazioni degli scienziati dell'Università dell'Arizona e della Paris Sciences & Lettres University sostengono anche l'ipotesi biologica.
Utilizzando i dati della sonda Cassini della NASA, gli scienziati del Southwest Research Institute (SwRI) hanno modellato i processi chimici che potrebbero prodursi nell'oceano sotterraneo di Encelado.
I discussi geyser di Europa potrebbero provenire dalla crosta ghiacciata invece che dall'oceano sotterraneo. Questi pennacchi erano considerati finora uno dei modi più promettenti per campionare l'acqua sommersa e studiare l'abitabilità della luna di Giove.
Cinque diverse viste del satellite di Saturno, realizzate grazie allo strumento VIMS di Cassini, ci svelano le regioni (in giallo) in cui la superficie è stata rimodellata di recente a causa del materiale proveniente dall'interno.
Una nuova analisi di vecchi dati dalla missione Galileo mostra la presenza di sbuffi di particelle prodotti dalla luna di Giove, analoghi a quelli di Encelado.
Una fantastica ripresa di Cassini, con Encelado e i suoi geyser in primo piano (in basso); sullo sfondo, gli anelli di Saturno...
Due nuove pubblicazioni, presentate rispettivamente dai ricercatori della missione Cassini e dal team del Telescopio Spaziale Hubble, descrivono nuovi intriganti risultati per la luna di Saturno, Encelado, e la luna di Giove, Europa, i due mondi ad alto potenziale per la vita nel nostro Sistema Solare.
La maggior parte dei fly-by della Cassini attorno alla luna di Saturno, Encelado, erano mirati allo studio dei famosi geyser del polo sud ed alla comprensione della struttura interna del satellite. Ora, un nuovo studio, basato sui dati raccolti durante un sorvolo ravvicinato del 2011, indica che l'oceano sotterraneo potrebbe essere molto più vicino alla superficie del previsto.
I geyser di Encelado sono state una delle più grandi scoperte della missione Cassini, o forse no? Secondo Ted Stryk, professore di filosofia presso il Roane State Community College (Tennessee), appassionato di esplorazione planetaria, i coreografici getti potrebbero essere rimasti inosservati per anni nelle immagini della Voyager 1.