Venere viene spesso definito come "gemello della Terra" ma le differenze tra i due pianeti sono destinate ad aumentare: secondo lo Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy (SOFIA) non c'è fosfina nella sua atmosfera.
La compagnia ha recentemente confermato di voler inviare una sonda su Venere nel 2023 per studiare l'abitabilità dell'inospitale vicino della Terra.
I ricercatori dell'Università di Cambridge hanno utilizzato una combinazione di biochimica e chimica atmosferica venusiana per testare l'ipotesi della "vita nelle nuvole", su cui gli astronomi discutono da decenni.
È difficile immaginare un mondo più inospitale del "gemello della Terra" eppure in molti sono convinti che la vita microbica potrebbe esistere in sacche abitabili tra le soffocanti nuvole che avvolgono Venere. Negli ultimi tempi, il dibattito è più vivo che mai.
L'idea che Venere possa essere abitabile nell'alta atmosfera, sopra la superfice rovente, non è nuova. Ora, una nuova analisi dei dati suggerisce che la luce solare che filtra attraverso le nuvole del pianeta potrebbe supportare la fotosintesi ad alta quota e che le condizioni chimiche sono potenzialmente favorevoli alla crescita di microrganismi.
Gli scienziati della Cornell University affermano che lai fosfina rilevata nell'atmosfera di Venere c'è ed è una nuova prova di vulcani esplosivi sul misterioso pianeta.
Un nuovo modello rivisita e reinterpreta il rilevamento della fosfina su Venere. I risultati sono ora in preprint su arXiv ed accettati per la pubblicazione dal The Astrophysical Journal.
Il team responsabile del popolare annuncio del 14 settembre 2020, ha rianalizzato i dati ALMA, concludendo che c'è effettivamente fosfina nell'atmosfera di Venere ma meno di quanta inizialmente stimata.
Nuove analisi indipendenti indicano che il rilevamento della fosfina nell'atmosfera di Venere potrebbe essere sfrutto di un errore di elaborazione dei dati.
Ormai, gli occhi di tutti sono puntati su Venere. Da quanto un team internazionale di scienziati ha annunciato di aver rilevato fosfina nella sua atmosfera, altri risultati si sono susseguiti in pochissimo tempo. Ora, un gruppo di scienziati afferma di aver scoperto la glicina tra le nuvole del pianeta, un amminoacido base che è presente anche nel DNA.