Si chiama Cleopatra e sembra proprio un osso per cani spaziali! Le immagini nitide ottenute grazie al VLT (Very Large Telescope) dell'ESO (l'Osservatorio Europeo Australe) hanno permesso di definirne la forma tridimensionale e la massa.
Il disco protoplanetario PDS 70 visto da Alma; nel dettaglio si vede un proto-pianeta in formazione e, dal materiale che lo circonda, presto potrebbero nascere una o più eso-lune!
Utilizzando il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO, un team di astronomi ha dato un ulteriore sguardo al sistema planetario della stella L 98-59, scoprendo che uno dei pianeti nella fascia abitabile ha metà della massa di Venere.
Utilizzando l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), di cui l'ESO (Osservatorio Europeo Australe) è partner, alcuni astronomi hanno rilevato inequivocabilmente per la prima volta la presenza di un disco intorno a un pianeta al di fuori del Sistema Solare. Le osservazioni aiuteranno a comprendere meglio come si formano le lune e i pianeti nei giovani sistemi stellari.
Un team di astronomi ha rilasciato nuove foto di galassie vicine che assomigliano a fuochi d'artificio cosmici colorati.
Quando Betelgeuse, una brillante stella di color arancione nella costellazione di Orione, è diventata visibilmente più fioca tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020, la comunità degli astronomi era perplessa; anche su questo Blog seguimmo da vicino l'evoluzione della sua luminosità.
Due delle migliori viste di dischi proto-planetari, ripresi nella banda delle micro-onde dall'interferometro ALMA in Cile.
Questa straordinaria immagine ritrae il disco protoplanetario attorno alla stella AB Aurigae, vista dallo strumento Sphere del VLT.
Seguendo il moto di due stelle visibili dalla Terra anche ad occhi nudo, un team di astronomi dell'ESO ha scoperto l'esistenza di un buco nero che attualmente risulta essere il più vicino al nostro Sistema Solare.