In 140 anni di osservazioni astronomiche di Saturno, sono state viste formarsi sei grandi tempeste arrivate a circondare l'interno pianeta. La sonda della NASA Cassini e gli osservatori terrestri hanno potuto seguire l'evolversi di quella più recente, scoppiata tra dicembre 2010 ed agosto 2011. Ora, in un articolo pubblicato su Nature Geoscience, gli scienziati del team Cassini, descrivono l'effetto responsabile di queste sfuriate periodiche.
Con la sua spessa atmosfera, fiumi, laghi, montagne e dune, Titano, il satellite maggiore di Saturno, è il luogo più simile alla Terra in tutto il Sistema Solare. La sonda della NASA Cassini, nel corso della sua gloriosa missione, ha aiutato a svelare molti segreti di questo incredibile mondo ma inevitabilmente, con le nuove scoperte sono arrivati anche nuovi misteri. Uno di questi riguarda le dune nella fascia equatoriale della luna.
Mentre Curiosity era impegnato nell'esaminare rocce a Pahrump Hills, alcuni membri del team hanno utilizzato i suoi laboratori per analizzare lo xeno, un gas nobile pesante, nell'atmosfera del pianeta.
Una mappa termica dell'atmosfera superiore di Venere, del lato notturno del pianeta, ha messo in evidenza la presenza di uno strato caldo la cui natura è ancora sconosciuta.
Dopo qualche rumors, è arrivata la conferma: il laboratorio ambulante Sample Analysis at Mars (SAM) a bordo di Curiosity ha inequivocabilmente identificato picchi sporadici di metano nell'atmosfera di Marte.
La sonda della NASA Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN) ha completato la prima delle cinque immersioni previste per raccogliere dati sulla parte più bassa dell'atmosfera superiore di Marte.
Marte è ancora sotto i riflettori. E' il pianeta più studiato del nostro Sistema Solare, quasi più della nostra stessa Terra: la sua prima mappa fu abbozzata 500 anni fa e continua ad essere un punto di riferimento per chi alza gli occhi al cielo alla ricerca di un "astro" familiare. Abbiamo inviato oltre 50 esploratori robotici per conoscere la sua superficie, la sua atmosfera e la sua storia, eppure ancora oggi continua a sorprenderci.
La sonda Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN), lanciata a novembre 2013 ed entrata nell'orbita di Marte il 22 settembre scorso alle 2:24 UTC, ha già iniziato a fornire i primi dati osservando come le particelle energetiche solari interagiscono con l'atmosfera superiore del pianeta.
MAVEN, che ora è nella cosiddetta fase di "commissioning", ha iniziato a fare scienza per calibrare la strumentazione e le osservazioni hanno permesso agli scienziati di mappare per la prima volta su Marte l'idrogeno, l'ossigeno, il carbonio e l'ozono.
E' stata rilasciata oggi la prima immagine dell'atmosfera superiore di Marte catturata dalla sonda Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN), arrivata in orbita intorno al pianeta il 22 settembre alle 4:24 ora italiana.
L'Imaging Ultraviolet Spectrograph (IUVS) ha ottenuto queste foto in falsi colori otto ore dopo aver completato l'inserimento in orbita.
Un team internazionali di astronomi, utilizzando i dati del telescopio spaziale Hubble, ha studiato il vapore acqueo contenuto nelle atmosfere dei pianeti extrasolari in orbita intorno a stelle simili al Sole.
I tre pianeti presi in esame sono HD 189733b, HD 209458b, e WASP-12b, distanti tra i 60 e i 900 anni luce da noi.