Hope ha eseguito un accensione dei propulsori di 27 minuti per rallentare e entrare in un'orbita di "cattura" iniziale attorno a Marte; 11 minuti dopo il controllo missione riceveva il segnale di conferma.

La manovra di inserimento nell'orbita di Marte (MOI) è stata progettata per posizionare il veicolo spaziale in un'orbita di 1.000 per 49.380 chilometri attorno al Pianeta Rosso (per un approfondimento sulla missione, si rimanda a questo articolo). Tuttavia, al momento i parametri orbitali ancora non sono stati confermati.
"MOI è stata la parte più critica e pericolosa del nostro viaggio su Marte, esponendo la sonda Hope a stress e pressioni che non aveva mai affrontato prima", ha detto in una dichiarazione Omran Sharaf, direttore del progetto. "Con questo enorme traguardo raggiunto, ci stiamo ora preparando a passare alla nostra orbita scientifica e ad iniziare la raccolta di dati scientifici".

Il veicolo spaziale trascorrerà i prossimi due mesi spostandosi nell'orbita scientifica finale ad altitudini comprese tra 20.000 e 43.000 chilometri sopra il pianeta. Questi percorsi sono progettati per consentire agli strumenti della navicella di catturare una visuale completa dell'atmosfera di Marte ogni nove giorni e supportare studi sui modelli meteorologici marziani e su come i gas atmosferici sfuggono allo spazio.

Hope è la prima missione degli Emirati Arabi Uniti oltre l'orbita terrestre e, gli Emirati Arabi Uniti sono solo il quinto paese a posizionare con successo un veicolo spaziale in orbita attorno a Marte, dopo gli Stati Uniti, l'ex Unione Sovietica, l'Agenzia spaziale europea e l'India.

Lanciata il 19 luglio del 2020 con il vettore giapponese H-2A, è stata programmata in parte per commemorare il 50° anniversario del paese.
"Come giovane nazione, è un motivo di particolare orgoglio essere in grado di dare un contributo tangibile alla comprensione di Marte da parte dell'umanità", ha detto Sarah Al Amiri, ministro di stato degli Emirati Arabi Uniti per la tecnologia avanzata e presidente dell'agenzia spaziale UAE. "Questo segna anche un punto importante per gli Emirati che continuano a diversificare la propria economia utilizzando la scienza e la tecnologia".


Ore 17:30: scambio di complimenti tra NASA ed Emirati Arabi su Twitter!va

botta e risposta

Ore 17:16: il primo ministro si complimenta con i tecnici nella control room:

primeminister

Ore 17:13 : l'orbiter Hope è in orbita attorno a Marte, applausi dalla control room!

applauso

Ore: 17:10: dal countdown, mancano solo 4 minuti al ricevimento del segnale!

EMM signal

Ore: 16:45 Si sta ancora aspettando il segnale di conferma che la "frenata" di 27 minuti è avvenuta. Ci vogliono altri 11 minuti prima che il segnale arrivi a Terra. La velocità finale dovrebbe essere circa 18000 km/h. La probabilità di successo è stimata (forse pessimisticamente) nel 50% ma il motto della missione è "Impossible is Possible!".

Burj 1

Credits: Dubai'One

Ore 15:55: la diretta è iniziata sui diversi canali e la parte più impressionante è stata la visualizzazione di immagini e light-show sul Burj Dubai, il grattacielo più alto del mondo, trasformato per l'occasione in un gigantesco monitor alto più di 800 metri!

Burj 3

 Burj 4

Credits: Dubai'One


La diretta da Dubai è visibile a questo link: https://www.emiratesmarsmission.ae/live/