La nuova mappa della porzione di Via Lattea nei nostri dintorni, basata sui dati Gaia, suggerisce una struttura barrata con soli due bracci e non quattro come si riteneva in precedenza.
Nuove immagini del James Webb Space Telescope (JWST) della NASA mostrano per la prima volta galassie a spirale barrata in un momento in cui l'Universo aveva solo il 25% della sua età attuale.
Gli scienziati hanno studiato minuscoli granelli di minerali, più sottili di un capello umano, per scoprire nuovi indizi sulla formazione della Terra.
Un'enorme struttura extragalattica è stata scoperta da un team di ricercatori dell'Universidad Nacional de San Juan, dell'Universidade Federal do Rio Grande do Sul e dell'Universidad Andres Bello, nascosta dietro una parte della Via Lattea.
Gli astronomi, guidati dall'Università di Warwick, hanno identificato la nana bianca più antica della Via Lattea, che sta accumulando detriti dai planetesimi in orbita. Questo sarebbe uno dei più antichi sistemi planetari rocciosi e ghiacciati scoperti nella nostra Galassia.
Il "punto caldo" attorno a Sagittarius A*, il buco nero al centro della Via Lattea, è stato rilevato con il radiotelescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array).
Le velocità radiali delle stelle, misurate da Gaia, mostrano chiaramente lo schema di rotazione della Via Lattea
All'interno della Via Lattea, gli astronomi hanno appena identificato otto nuovi esempi di buchi neri echeggianti. In precedenza, se ne conoscevano solo due all'interno della nostra Galassia.
I dati hanno mostrato che una parte della Via Lattea nota come "disco spesso" iniziò a formarsi 13 miliardi di anni fa, circa 2 miliardi di anni prima del previsto e solo 0,8 miliardi di anni dopo il Big Bang.