Questo è solo un dettaglio del grande mosaico ripreso dal rover della NASA Curiosity con la MastCam left durante il sol 3010.
Il terreno basaltico dell'Islanda ed il clima, tipicamente al di sotto dei 3 gradi Celsius, sembrano avere molte analogie con il cratere Gale su Marte, dove sta operando il rover della NASA Curiosity.
Curiosity potrebbe aver trovato un grosso meteorite. Il masso, dal colore metallico, è diverso da ogni altro nel paesaggio circostante.
Questo è solo un dettaglio del panorama mozzafiato ripreso da Curiosity nel sol 2963, durante l'ultima sosta, prima di continuare il suo trekking verso il Monte Sharp.
Sembra una piccola sferula bucata, per metà seppellita nella sabbia. E' un nuovo intrigante dettaglio che emerge dalle immagini di Curiosity.
Il team di scienziati che lavora con lo strumento Sample Analysis at Mars (SAM) a bordo del rover della NASA Curiosity, ha scoperto che alcune rocce potrebbero essersi formate in un lago ricoperto di ghiaccio.
In attesa che venga approvata un'altra missione estesa, Curiosity continuerà a salire sulle pendici del Monte Sharp, un'occasione per avvicinarsi alle Recurring Slope Lineae (RSL) ipotizzate nel cratere Gale.
Curiosity sta definitivamente lasciando la regione delle dune di Bagnold e ieri ha rivolto nostalgicamente il suo sguardo indietro verso la duna Namib, vicino alla quale ha stazionato amorevolmente per un mese, raccogliendo campioni e facendo analisi di ogni sorta...
Ieri Curiosity è tornata a muoversi attorno alla duna "Namib" allo scopo di analizzare la sabbia che la compone usando anche le ruote.
Douglas Jerolmack, geofisico presso l'Università della Pennsylvania, ed il collega Gábor Domokos, un matematico della Budapest University of Technology and Economics, hanno studiato la forma dei ciottoli di ghiaia per scoprire la loro storia e quella del corso d'acqua che li ha trasportati. Lo studio potrà essere utile per ricostruire gli antichi ambienti della Terra, di Marte, di Titano ed altri mondi.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.