
Il campo stellato in apertura è stato ripreso dal Colour and Stereo Surface Imaging System (CaSSIS) a bordo del Trace Gas Orbiter (TGO), quando è stato acceso per la prima volta il 7 aprile.
L'inquadratura mostra una porzione di cielo scelta a caso, vicino al polo celeste. E' composta da due frame, sottratti l'uno all'altro, ripresi da angolazioni leggermente diverse ottenute sfruttando il meccanismo di rotazione della fotocamera. Il risultato mostra le stesse stelle in positivo e negativo (immagine a sinistra). Il campo di vista è di 0.2° in orizzontale e fa parte di un'immagine più grande.
"Anche se [CaSSIS] non è stato progettato per osservare le stelle deboli, queste prime immagini sono molto promettenti. Tutto ci fa pensare che saremo in grado di ottenere buoni dati da Marte", ha dichiarato nel report Nicolas Thomas, dell'Università di Berna (Svizzera), responsabile principale per la fotocamera.
In generale, nelle ultime settimane, il team è stato impegnato nella verifica degli strumenti scientifici, di tutti i sistemi di controllo, di navigazione e di comunicazione, con l'antenna ad alto guadagno che sta mantenendo un collegamento a 2 Mbit/s con la Terra, sia di TGO che del lander Schiaparelli. Quest'ultimo, anche se avrà solo uno scopo dimostrativo, condurrà una serie di studi ambientali durante la sua breve missione sulla superficie del Pianeta Rosso. Per esempio, raccoglierà dati sui campi elettrici e queste misure, combinare con le concentrazioni di pulviscolo atmosferico, forniranno nuovi elementi sul ruolo delle forze elettriche nell'innesco delle tempeste di sabbia. Oltre a questo, dovrà scattare una manciata di immagini durante la discesa di sei minuti verso la superficie.
"Gli strumenti di TGO e Schiaparelli stanno lavorando bene e le squadre che li gestiscono continueranno la calibrazione e la configurazione durante il viaggio per garantire che siano pronti per l'entusiasmante missione che ci attende", ha detto Håkan Svedhem, project scientist di ExoMars 2016 all'ESA.
La prossima tappa importante sarà la correzione di rotta prevista per luglio.
Ad un mese esatto dal lancio, TGO e Sciaparelli hanno percorso 83 milioni di chilometri dei 500 milioni che li separano da Marte.