Dopo che la Russia ha bloccato i lanci dei satelliti della costellazione internet OneWeb quest'ultima si è vista costretta a trovare rapidamente un accordo con l'unica compagnia che poteva rispondere in breve tempo per completare i lanci spaziali mancanti.
Negli scorsi giorni si sono tenuti due lanci orbitali, il primo con un razzo Sojuz che ha piazzato in orbita altri satelliti della costellazione OneWeb ed il secondo con un nuovo fallimento del vettore di Astra.
Portando in orbita, con un vettore Sojuz, altri 36 satelliti della costellazione internet OneWeb, Arianespace ha completato con successo tutte le missioni previste per il 2021.
Prosegue il dispiegamento della costellazione satellitare OneWeb. Altri 36 satelliti sono stati messi in orbita grazie ad un razzo Sojuz 2.1b/Fregat decollato dal Cosmodromo russo di Vostochny.
La SpaceX ha ripreso i lanci dei satelliti per la sua costellazione Starlink, questa volta per orbite polari, da Vandenberg. Ma nella stessa giornata un Sojuz-2.1b ha piazzato in orbita altri 34 veicoli della costellazione concorrente OneWeb.
Un razzo Sojuz 2.1b, lanciato domenica mattina dal Cosmodromo di Baikonur, ha piazzato in orbita altri 34 satelliti della costellazione OneWeb.
La Virgin Orbit, nel suo primo volo operativo, ha aperto le danze, seguita, poche ore dopo da un Falcon 9 ed infine da un Sojuz 2,1b. Tre sistemi diversi ma tutti con lo stesso obiettivo, consegnare in orbita carichi utili a prezzi competitivi.
Nella settimana trascorsa si sono avuti l'ennesimo lancio Starlink di SpaceX ed un nuovo Sojuz con OneWeb. Ma le polemiche crescono attorno a questi due sistemi di internet dallo spazio.
Un razzo Sojuz è decollato lunedì mattina dal Cosmodromo di Vostochny, nell'Estremo Oriente russo, portando in orbita altri 36 satelliti Internet della costellazione OneWeb.
Nel giro di appena 24 ore un Falcon 9 ha piazzato in orbita altri 60 satelliti Starlink mentre un Sojuz 36 veicoli spaziali della OneWeb. La gara per l'Internet dallo spazio si fa accesa.