Grazie alle sonde della NASA Van Allen stiamo scoprendo che l'anello di particelle cariche che circonda il nostro pianeta si comporta in modo molto diverso rispetto a quanto ipotizzato finora. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters.
Recentemente due studi hanno dimostrato che almeno due esplosioni di supernove investirono la Terra milioni di anni fa ed ora altre prove sono state scoperte nei campioni raccolti sulla Luna tra il 1969 e il 1972 durante missioni Apollo 12, 15 e 16.
Due nuovi articoli pubblicati sulla rivista Nature, dimostrano che la Terra si trovò immersa nelle energie di due supernove, esplose rispettivamente tra 1,7 e 3,2 milioni di anni fa e tra 6,5 e 8,7 milioni di anni fa.
Un nuovo studio finanziato dalla NASA suggerisce che l'asse di rotazione delle Luna deve essersi spostato di circa cinque gradi, più o meno tre miliardi di anni fa. A testimoniare il cambiamento sarebbe la presenza di ghiaccio in due posizioni perfettamente opposte dell'emisfero meridionale e settentrionale.
Mentre sulla Terra, il 9 marzo, gli abitanti dell'Oceano Pacifico si godevano una spettacolare eclissi totale di Sole, il satellite Deep Space Climate Observatory (DSCOVR), nato per offrire viste inedite del nostro pianeta, aggiungeva al suo catalogo di immagini una sequenza di scatti unica.
Non è una ripresa mozzafiato ma è un ottimo risultato la sequenza animata della Terra ottenuta dalla fotocamera Visual Monitoring Camera (VMC) del satellite Cluster dell'ESA, Samba, il 18 febbraio 2016.
Le sonde della NASA Van Allen stanno svelando nuovi interessanti dettagli sulle omonime fasce, le due ciambelle giganti di radiazioni che circondano il nostro pianeta, tra l'orbita geostazionaria (l'orbita dei satelliti per le telecomunicazioni) e l'orbita bassa (l'orbita della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale).
La sonda della NASA Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) ha recentemente catturato questa vista unica della Terra che sembra sorgere dalla superficie lunare.
Come annunciato, alle 10:08 UTC (11:08 ora italiana), Hayabusa 2 ha eseguito con successo lo swing-by attorno alla Terra, passando quasi sopra le isole Hawaii, ad un'altitudine di circa 3.090 chilometri nel momento del massimo approccio.
Una nuova ricerca suggerisce che la Luna acquisì la sua attuale inclinazione orbitale trainata degli effetti gravitazionali generati dal passaggio di giganti rocce spaziali nelle vicinanze della Terra.