Voyager 1 particelle cariche solari

CREDIT: NASA/JPL-Caltech

La sonda Voyager 1 è forse diventata il primo oggetto artificiale costruito dall'uomo ad oltrepassare le soglie del nostro Sistema Solare.

Ancora nessuna dichiarazione ufficiale ma i nuovi dati rilevano che forse lo storico momento si è verificato due mesi fa.

La sonda lasciò la Terra il 5 settembre del 1977 e da allora ha viaggiato per oltre 18.200 milioni di chilometri dal Sole, diventando l'oggetto artificiale, ancora operativo, più lontano.

Da due anni a questa parte le informazioni trasmesse dalla sonda indicano che la Voyager 1 sta per oltrepassare il limite del nostro Sistema Solare, un limite di pressione chiamato eliopausa. In questa zona, le particelle solari elettricamente cariche che formano l'eliosfera, controbilanciano esattamente la pressione dei gas e delle polveri che compongono lo spazio interstellare. Ma gli scienziato non sanno esattamente cosa dovrebbe succedere quando la sonda si troverà effettivamente fuori dal nostro Sistema Solare.

In base ai modelli, un oggetto in uscita dall'eliopausa dovrebbe sperimentare tre situazioni: un forte aumento delle collisioni dei raggi cosmici, un calo drammatico delle particelle provenienti dal Sole ed un cambiamento nella direzione del campo magnetico circostante.

Il 28 luglio scorso i dati avevano registrato sensibili variazioni nei rapporti tra particelle solari e cosmiche.

Ora, sulla base di questi criteri, sembra che la Voyager 1 abbia passato l'eliopausa a fine estate.
In particolare, il livello di raggi cosmici è aumentato notevolmente dalla fine di agosto contro un calo improvviso delle particelle cariche solari (vedi grafico in apertura).

Per avere la conferma definitiva, però, gli scienziati devono verificare la terza condizione, ossia il cambio di direzione del campo magnetico.

Per il momento, quindi, non ci resta che attendere le ultime misurazioni in attesa dell'annuncio definitivo che segnerà la storia dell'esplorazione spaziale.