La telecamera ad alta risoluzione della sonda americana LRO ha recentemente immortalato il rover cinese Yutu-2, ormai lontano dal lander Chang'e 4 da cui è sceso...
Un piccolo cratere fotografato dal rover cinese Yutu-2, durante il suo vetitreesimo giorno lunare da poco concluso...
La gelatina verde trovata dal rover Yutu-2 all'interno di un piccolo cratere da impatto lo scorso anno, è roccia fusa. Si è arrivati a questo risultato confrontando le immagini della missione cinese Chang'e 4 con i campioni riportati a Terra dalle missioni Apollo della NASA.
Mentre i programmi di esplorazione spaziale diventano sempre più incerti, anche a causa dell'ormai tristemente nota pandemia di coronavirus, la missione cinese Chang’E-4 sta continuando indisturbata (e senza troppa pubblicità) i suoi studi sul lato lontano della Luna.
I risultati del Lunar Penetrating Radar (LPR) a bordo del rover Yutu-2, dei primi due giorni lunari, sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances. Uno studio condotto dal gruppo di ricerca guidato da Li Chunlai e Su Yan del National Astronomical Observatories of the Chinese Academy of Sciences (NAOC).
Ecco la famigerata sostanza dall'aspetto "gelatinoso", trovata l'anno scorso da Yutu-2 in un cratere sul lato nascosto...
L'ottavo giorno lunare della missione Chang'e-4 si è rilevato particolarmente interessante per il piccolo Yutu-2: il rover sembra essersi imbattuto in una sostanza insolita, dall'aspetto "gelatinoso" nascosta all'interno di un cratere.
Il lander e il minirover cinesi continuano a lavorare sul lato oscuro, a quasi 8 mesi dall'allunaggio!
Ieri c'è stato lo storico sbarco del lander cinese Chang'e-4 sul lato nascosto della Luna, qui vediamo due fasi della successiva discesa del rover Yutu-2.
La Cina è diventato il primo stato ad aver allunato un lander ed un rover sul lato lontano della Luna. L'atterraggio è avvenuto con successo alle 10:26 ora di Pechino del 3 gennaio 2019 (02:26 italiane).
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.