Il celebre buco nero in M87, osservato dalla rete radiointerferometrica di EHT e qui riprocessato per evidenziare le regioni esterne più deboli (in negativo); se si potesse vedere direttamente, il buco nero vero e proprio coinciderebbe con il debole chiarore bluastro al centro.
Il titolo criptico fa riferimento a un nuovo evento di fusione tra buchi neri osservato da Ligo/Virgo due giorni fa.
Mentre il lento lavoro per produrre "l'immagine del secolo" procede, sono stati pubblicati gli incoraggianti risultati delle osservazioni condotte nel 2013 con sole 4 antenne.
Questi rack contengono gli hard disk zeppi di informazioni relative all'osservazione di due buchi neri effettuata lo scorso Aprile.
Oggi non è solo il Black Friday ma, da 5 anni, è anche la giornata dedicata ai buchi neri, gli oggetti cosmici estremi.
A Giugno le due antenne LIGO hanno rivelato un'altra fusione tra due buchi neri, i meno massicci osservati finora. E la fortuna ha giocato un ruolo importante.
L'elaborazione dei dati raccolti ad Aprile prosegue, tra non molto potremo vedere le prime immagini di un buco nero.
Nelle ultime settimane si è fatto un gran parlare del progetto internazionale per fotografare direttamente due buchi neri supermassicci. Vediamo di chiarire di che si tratta e cosa dobbiamo realmente aspettarci (anche per evitare cocenti delusioni!).
Al centro della galassia "starburst" CR7 potrebbe esserci un buco nero priomordiale, formatosi dal collasso diretto del gas poco dopo il Big Bang.
Grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Hubble della NASA e del telescopio Gemini alle Hawaii, gli astronomi hanno scoperto un buco nero supermassiccio quasi da record, con una massa di 17 miliardi di soli, in una zona scarsamente popolata e piuttosto improbabile dell'Universo.