Tramite lo strumento MUSE del Very Large Telescope dell'ESO, un gruppo di ricerca internazionale, dal CNRS francese e dall'Université Claude Bernard Lyon 1, ha mappato per la prima volta il vento galattico, tramite il quale le galassie possono ricevere e scambiare materia con l'ambiente esterno circostante.
Altro che i giochi online che propongono interi mondi da esplorare, Uchuu (che significa "spazio esterno" in giapponese) è la più grande simulazione realistica dell'Universo creata fino ad oggi.
Quando una stella di una certa massa cessa la fusione nucleare, muore e diventa una nana bianca. La sua vita rimane appesa ad un filo di calore residuo. Alla fine si raffredda diventando una nana nera. Ma forse, la storia potrebbe non essere proprio così.
La misteriosa materia oscura che deduciamo dalle osservazioni dell'Universo è reale o ciò che vediamo è il risultato di sottili deviazioni dalle leggi di gravità come le conosciamo? Gli astrofisici ne stanno discutendo da anni.
Il progetto, guidato dalla divisione Innovative Advanced Concepts (NIAC), non è ancora una missione della NASA ma ha ricevuto i fondi per entrare nella fase due
I fisici delle università di Göttingen e Auckland (Nuova Zelanda) ha creato una nuova simulazione per ricostruire i primissimi momenti dell'Universo.
Utilizzando le osservazioni della sonda della NASA New Horizons, un team di astronomi ha provato a determinare la luminosità fondo cosmico ottico. In base a questo dato è possibile stimare il numero di galassie al momento irrisolte dai nostri telescopi.
GN-z11 è il nome della galassia più antica e lontana osservata finora. Si trova a circa 13,4 miliardi di anni luce da noi.
L'esperimento proposto, in cui un miliardo di pendoli di dimensioni millimetriche agirebbero come sensori, sarebbe il primo a cacciare la materia oscura esclusivamente attraverso la sua interazione gravitazionale con la materia visibile.
Grazie ai dati del Telescopio Spaziale Hubble e di altri osservatori terrestri, è stata ricavata una nuova stima della Costante di Hubble, il valore che indica il tasso di espansione dell'Universo. Il dato ottenuto, non troppo in linea con i precedenti, potrebbe, secondo gli astronomi che hanno condotto lo studio, suggerire "nuova fisica" oltre il modello standard della cosmologia.