Gli astronomi hanno usato lo strumento MUSE installato sul VLT dell'ESO e il telescopio spaziale Hubble di NASA/ESA per effettuare il test finora più preciso della teoria della Relatività Generale di Einstein al di fuori della Via Lattea. La galassia ESO 325-G004 (in basso a sinistra) funge da potente lente gravitazionale, relativamente vicina (450 milioni di anni luce); essa distorce la luce che proviene da una galassia retrostante per creare un "anello di Einstein", evidenziato nel riquadro ingrandito dove l'anello è visibile dopo la sottrazione dell'immagine della galassia. Confrontando la curvatura dello spazio ricavata da queste immagini con la massa di ESO 325-G004 ricavata spettroscopicamente dalla velocità di rotazione delle stelle, gli astronomi hanno trovato che la gravità su scale extragalattiche si comporta come descritto dalla relatività generale, con una inedita precisione del 9%. Questo permette di escludere alcune teorie alternative della gravità.
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1819/
Questa è la porzione centrale di un ammasso di galassie, dall'evocativo nome SDSS J0146-0929. Quello che è interessante, oltre al gran numero di galassie di vari tipi, è l'"anello di Einstein" visibile al centro.
Scoperta tramite il telescopio Subaru, ricorda un simbolo dell'antico Egitto e costituisce un raro esempio di doppia lente gravitazionale ad anello (se non addirttura tripla!)
Dalle Ande cilene arriva un'altra incredibile immagine dell'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) che è riuscito ad osservare un anello di Einstein con un dettaglio senza precedenti.