Una revisione delle simulazioni mostra che l'orbita dell'ipotetico Nono Pianeta sarebbe diversa da quella precedentemente ipotizzata.
Secondo un nuovo studio, le gocce di pioggia su altri pianeti e lune sono sorprendentemente simili nelle dimensioni delle gocce di pioggia sulla Terra nonostante abbiano composizioni chimiche diverse e cadano attraverso atmosfere molto diverse.
I dati che arrivano dalla Voyager 2 indicano che la densità della materia nello spazio sta aumentando man mano che la sonda si allontana dal Sole. Queste rilevazioni confermano quanto già osservato dalla Voyager 1 che ha raggiunto il messo interstellare nel 2012.
Questo il curioso titolo dell'affascinante ed insolita mappa pubblicata sul sito XKCD, celebre striscia comico-scientifica...
La polvere radioattiva rinvenuta sui fondali oceanici suggerisce che la Terra si sta muovendo attraverso un'enorme nuvola lasciata da una stella esplosa (o forse due!).
Il VLT (Very Large Telescope) dell'ESO (Osservatorio Europeo Australe) ha catturato la prima foto di un sistema planetario in orbita attorno ad una stella simile al Sole.
Le immagini di esopianeti sono estremamente rare e, finora, gli astronomi non ne avevano mai osservati due insieme.
Ogni rappresentazione del Sistema Solare mostra il Sole al centro, circondato da tutti i pianeti che orbitano attorno ma la nostra stella è veramente il baricentro del nostro sistema planetario?
Dopo 37 anni di inattività, i retrorazzi destinati inizialmente alle correzioni di rotta sono stati riattivati con successo e questo potrebbe aiutare ad allungare ulteriormente la vita della mitica sonda spaziale.
Sono 51 gli ETNO (Extreme Trans Neptunian Objects) conosciuti ed alcuni di loro sarebbero la miglior prova dell'esistenza del Nono Pianeta, il mondo ancora sconosciuto che orbiterebbe a circa 700 Unità Astronomiche dal Sole (o forse più).
Il Nono Pianeta potrebbe essere un ex "pianeta canaglia", cioè potrebbe essersi formato altrove per essere catturato dal nostro Sole ad un certo punto della sua storia.
Lo studio è stato presentato da James Vesper e Paul Mason, in collaborazione con la New Mexico State University al convegno dell'American Astronomical Science.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.