Kuaizhou-1A / Tianmu-1 11-14

L'ultima settimana dell'anno è iniziata il giorno di Natale, quando un razzo Kuaizhou-1A della compagnia cinese ExPace è decollato, alle 9 ora di Pechino (le 01:00 UTC) dalla rampa 95A del Centro Lancio Satelliti di Jiuquan. A bordo del razzo quattro satelliti Tianmu-1 (dal numero 11 al 14) della Xiyong Microelectronics che fanno parte di una costellazione di piccoli satelliti per le ricerche meteorologiche che utilizzano le occultazioni radio GNSS.

Si è trattato della 23esima missione, 21 di successo, per il lanciatore leggero Kuaizhou-1A, la quinta nel 2023. Il razzo ha un'altezza di quasi 20 metri, un diametro di 1,4 metri e può consegnare fino a 300 kg in orbita bassa terrestre. E' dotato dei primi tre stadi a propellente solido derivanti da missili balistici militari e di un quarto stadio a propellente liquido sviluppato appositamente.

La compagnia ExPace è una sussidiaria della CASIC (China Aerospace Science and Industry Corporation) che si occupa di commercializzare i vettori prodotti nel Paese dalle industrie statali.

Questo è stato il 214esimo lancio orbitale globale del 2023, il 63esimo per la Cina.

 

Chang Zheng 11H / Shiyan 24C-01-02-03

Ventuno ore dopo, sempre la Cina, eseguiva un nuovo lancio orbitale. Questa volta si trattava del razzo vettore Chang Zheng 11H che decollava dalla piattaforma oceanica Bo Run Jiu Zhou Platform che si trovava al largo nel Mar Cinese Meridionale. A bordo del razzo si trovavano tre satelliti Shiyan 24C utilizzati principalmente per esperimenti di scienza spaziale e tecnologia. Il lancio è avvenuto alle ore 6:39 ora di Pechino del 26 dicembre 2023 (le 22:39 UTC del 25 dicembre) e la missione si è conclusa con successo con l'inserimento dei tre satelliti nelle orbite solari sincrone previste.

Nella foto il lancio notturno del razzo Chang Zheng 11H dalla piattaforma oceanica con i tre satelliti Shiyan-24C. Credito: Wang Keqi/Xinhua.

Si è trattato del 17esimo volo di un razzo CZ-11. Il Lunga Marcia 11, o Chang Zheng 11 , abbreviato LM-11 per l'esportazione o CZ-11 in Cina (e designato 11H quando lanciato dal mare), è un razzo vettore cinese a quattro stadi a propellente solido della famiglia Lunga Marcia, sviluppato dalla China Aerospace Science and Technology Corporation (CAST). È stato progettato con la capacità di lancio con breve preavviso e può essere lanciato da veicoli stradali (CZ-11) e navi (CZ-11H). Probabilmente è basato sul missile balistico militare DF-31. Il veicolo può essere lanciato a freddo da un tubo di lancio montato anche su un veicolo stradale. Il razzo è alto 20,8 metri ed ha un diametro di 2. E' in grado di trasportare fino a 530 kg in orbita bassa terrestre. Era alla sua 17esima missione, tutte di successo.

Questo è stato il 215esimo lancio orbitale globale del 2023, il 64esimo per la Cina.

 

Chang Zheng 3B-E / BeiDou-3 M25-M26

Dopo circa cinque ore, nuovamente la Cina, ha messo a segno un altro volo orbitale. Questa volta il razzo era un Chang Zheng 3B/E (Lunga Marcia 3B/E o CZ-3B/E conosciuto internazionalmente) che è decollato alle 11:26 ora di Pechino (le 3:26 UTC) del 26 dicembre 2023 dalla rampa LC-2 del Centro Lancio Satelliti di Xichang, che si trova vicino alla città Zeyuan, a circa 64 chilometri a nord-ovest di Xichang,nella prefettura autonoma del Sichuan. A bordo del razzo due satelliti, il 57esimo e il 58esimo del sistema di navigazione cinese Beidou-3. I due veicoli spaziali appena inseriti in orbita entreranno in funzione dopo un periodo di verifica tecnica in orbita. Rispetto ai loro predecessori nelle orbite medie terrestri, il nuovo velivolo presenta migliori capacità in termini di capacità di messaggistica, precisione temporale e automazione delle apparecchiature, si legge nel comunicato del China Satellite Navigation Office, sottolineando che il loro servizio migliorerà l'affidabilità e le funzioni del sistema Beidou.

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Nella foto il lancio del razzo Chang Zheng 3B/E dal Centro di Lancio Satellitare di Xichang con i due satelliti Beidou . Credito: Qiu Lijun/Xinhua.

Pang Zhihao, un esperto di tecnologia di esplorazione spaziale che ha lavorato per decenni presso l’Accademia cinese di tecnologia spaziale, ha affermato che l’aggiunta di nuovi satelliti con capacità migliorate promette una lunga vita e una maggiore stabilità per Beidou.

"Una rete spaziale così vasta come Beidou necessita di aggiornamenti tecnologici e tecnici e di sostituzione del vecchio hardware su base regolare. L'invio di nuovi satelliti per sostituire quelli vecchi o funzionare come backup è assolutamente necessario e consentirà a Beidou di rimanere in buone condizioni."

Secondo Pang, la Cina continuerà a migliorare la copertura e la precisione dei servizi di navigazione, posizionamento e cronometraggio di Beidou. Beidou è il più grande sistema satellitare civile della Cina e una delle quattro reti di navigazione globali, insieme al GPS degli Stati Uniti, al GLONASS della Russia e a Galileo dell'Unione Europea.

Dal 2000, un totale di 62 satelliti Beidou, compresi i primi quattro sperimentali, sono stati lanciati da Xichang su 46 razzi della serie CZ-3. Nel luglio 2020, il sistema ha iniziato a fornire servizi globali su vasta scala. Al momento ci sono quasi 50 satelliti Beidou in servizio attivo, inclusa l'ultima coppia.

Questo è stato il 216esimo lancio orbitale globale del 2023, il 65esimo per la Cina.

 

Kuaizhou-1A / Tianmu-1 19-22

Il quartetto di lanci cinese consecutivi si è concluso con un secondo lancio settimanale del vettore leggero Kuaizhou-1A. Questa volta il decollo è avvenuto alle 14:50 ora di Pechino (le 6:50 UTC) del 27 dicembre 2023 dalla rampa LS-95A del Centro di Lancio Satelliti di Jiuquan, nel deserto del Gobi, nel nord-ovest della Cina. A bordo del razzo di ExPace si trovavano nuovamente quattro satelliti meteorologici Tianmu-1 (dal numero 19 al numero 22) della compagnia privata cinese Xiyong Microelectronics, come quelli lanciati appena due giorni prima.

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Nella foto il lancio del razzo Kuaozhou-1A con i quattro satelliti Tianmu-1 dalla base di Jiuquan. Credito: Wang Jiangbo/Xinhua.

Si è trattata della 24esima missione del razzo, la 22esima di successo. Questo è stato il 217esimo lancio orbitale globale del 2023, il 66esimo per la Cina.

 

Sojuz 2.1v / Cosmos 2574

Secondo la dichiarazione ufficiale del Ministero della Difesa russo, un razzo Sojuz-2-1v è decollato il 27 dicembre 2023, alle 10:03 ora di Mosca (le 7:33 UTC), dal sito43/4 del Cosmodromo di Plesetsk trasportando un veicolo spaziale per il Ministero della Difesa.

Rapporti diffusi dai media statali affermavano inoltre che la navicella spaziale era stata inserita con successo nell'orbita pianificata e che era stata presa sotto controllo dalle forze di terra delle forze aeree e spaziali russe, VKS. Secondo i militari, la navicella spaziale manteneva comunicazioni stabili con il controllo a terra e i suoi sistemi funzionavano normalmente. Roscosmos ha elencato il carico utile consegnato durante il lancio come Cosmos-2574.

Dalle notifiche al traffico aereo e marittimo rilasciate dalle autorità russe prima del lancio, risultava che il razzo era salito lungo la consueta traiettoria terrestre necessaria per raggiungere l'orbita con un'inclinazione di 97 gradi verso l'Equatore.

La US Space Force ha quindi tracciato il carico utile associato al lancio su un'orbita di 348 x 361 chilometri con un'inclinazione di 96,8 gradi verso l'equatore.

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Nell'immagine il lancio del razzo Sojuz 2_1v da Plesetsk. Credito: Anatoly Zak/Russianspaceweb.

Il razzo vettore Sojuz-2.1v è notevolmente diverso dal Sojuz-2.1b su cui si basa, utilizzato più regolarmente, infatti questa variante non dispone di nessuno dei quattro booster laterali familiari. Si è trattato dell'11esimo volo di questa variante Sojuz fin dalla sua introduzione nel 2013.

Questo è stato il 218esimo lancio orbitale globale del 2023, il 19esimo per la Russia.

 

Falcon Heavy / USSF-52 X.37B OTV-7

Finalmente il 29 dicembre 2023 la SpaceX ha potuto lanciare lo spazioplano militare X-37B a bordo del suo razzo pesante Falcon Heavy. Il decollo della missione USSF-52 dalla rampa 39-A del Kennedy Space Center della NASA è avvenuto alle 20:07 locali (le 01:07 UTC) all'apertura di una finestra di lancio della durata di dieci minuti.

Il lancio è avvenuto dopo che SpaceX e la US Space Force hanno dovuto ritardare la missione dall’11 dicembre a causa di “un problema a terra”. Il Falcon Heavy venne infatti riportato al suo hangar il 14 dicembre e SpaceX non ha più affermato che il veicolo era “sano” nei suoi post successivi sui social media.

SpaceX non ha spiegato il motivo o le ragioni del ritardo, ma diverse fonti avevano ipotizzato che almeno un motore doveva essere sostituito sul razzo Falcon Heavy. Un secondo test statico di accensione dei motori è stato ritenuto non necessario, il che ha consentito a SpaceX di effettuare un altro tentativo di lancio prima della fine dell'anno e di riprogrammare la missione per il 28 dicembre.

A bordo del razzo c'era lo spazioplano robotico X-37B Orbital Test Vehicle (OTV). Questo è stato il settimo lancio nella storia del programma, iniziato nel 2010 e il quarto volo del Veicolo 2, il secondo dei due velivoli che fanno parte della flotta OTV.

Mercoledì mattina il razzo Falcon Heavy destinato a questa missione è tornato alla base del Launch Complex 39A. Ciò ha segnato la seconda volta che SpaceX ha lanciato un X-37B dopo averlo precedentemente portato in orbita su un Falcon 9 nella quinta missione OTV nel settembre 2017.

Tutte le altre missioni precedenti sono state lanciate utilizzando il razzo Atlas 5 501 della United Launch Alliance dal vicino pad 41.

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Nella foto il lancio del razzo Falcon Heavy FH009 dalla rampa 39A del Kennedy Space Center con a bordo lo spazioplano X-37B. Credito: SpaceX.

Circa 8 minuti e mezzo dopo il decollo, i due booster laterali del Falcon Heavy, B1064 e B1065, sono tornati alle piazzole di atterraggio LZ1 e LZ2 della US Space Force Base di Cape Canaveral. Questi due booster hanno effettuato il loro quinto volo fino ad oggi dopo aver lanciato in precedenza le missioni USSF-44, USSF-67, Jupiter-3 e Psyche. Saranno lanciati ancora una volta nell’ottobre 2024 per inviare la navicella spaziale Europa Clipper della NASA verso l’omonima luna gioviana. Invece il booster centrale, B1084, era al suo primo ed ultimo volo essendo destinato a non essere recuperato.

Sebbene i carichi utili a bordo dello spazioplano siano per lo più segreti, la missione rappresenta un’altra opportunità per la NASA di conoscere l’impatto dei voli spaziali di lunga durata sugli esseri umani. Nessun astronauta era ovviamente a bordo del volo, ma la NASA sta inviando un seguito ai suoi esperimenti RAD-SEED 1 e RAD-SEED 2. "Per questa missione, invieremo nuovi tipi di semi, principalmente di verdure a foglia verde," ha detto in una nota un portavoce della NASA. "Stiamo anche inviando diverse varietà dello stesso tipo di semi, con l'obiettivo di valutare le differenze tra/tra queste varietà in risposta all'ambiente spaziale."

Le nuove varietà di semi includono cavolfiore, amara, scarlatto e granato gigante. Stanno anche inviando due varietà di ciascuno dei seguenti prodotti: ravanello, pac choi, peperoni e brachypodium. Insieme ad otto varietà di Arabidopsis, ecco gli altri semi che saranno a bordo dell'X-37B: Lattuga, Mizuna, Pomodoro, Bietola, Cipolle, Grano, Cetriolo e Riso.

Si è trattato del nono volo di un Falcon Heavy fin dal suo debutto nel 2018, tutti eseguiti con successo. Questo è stato il inoltre il 219esimo lancio orbitale globale del 2023, il 114esimo per gli Stati Uniti.

 

Falcon 9 / Starlink 6-36

LA SpaceX ha infine chiuso i lanci dalla Florida con un altro Falcon 9 che trasportava un lotto di satelliti Starlink v2 Mini in un tempo record due ore e 54 minuti dopo l'USSF-52. Il lancio, come da foto nella IdG di Marco Di Lorenzo, è avvenuto il 28 dicembre alle 23:01 locali (le 04:01 UTC del 29 dicembre) dalla rampa SLC-40 di Cape Canaveral con l'atterraggio del booster sulla nave drone A Shortfall of Gravitas.

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Nella foto il lancio del razzo Falcon 9 con il gruppo di satelliti Starlink 6-36 da Cape Canaveral. Credito: SpaceX.

B1069, al suo dodicesimo volo, era già stato utilizzato per il volo cargo CRS-24 per la ISS, Starlink 4-23, Hotbird 13F, OneWeb #15, Starlink 5-3, SES-18 e 19, Starlinks 5-6 e 5-12 e Starlinks 6-9, 6-19 e 6-28. Il booster ebbe un recupero movimentato dopo il volo CRS-24, con danni alle zampe di atterraggio e ai motori Merlin, ma venne riparato e finora avuto una carriera di successo. Altri 23 satelliti Starlink v2 Mini sono stati trasportati in questa missione e rilasciati su un'orbita di 285 x 293 chilometri con un'inclinazione di 43 gradi.

Questo lancio è stato il 96esimo e ultimo lancio di un razzo della famiglia Falcon del 2023 e la 300esima missione di SpaceX dalla sua fondazione contando tutti i lanci, inclusi quelli di Starship, indipendentemente dal fatto che abbiano puntato o raggiunto l'orbita. L'obiettivo fissato da Elon Musk dei 100 lanci annui è stato quindi mancato veramente di poco (97 se si considera anche il volo sperimentale di Starship di novembre).

Questo è stato infine il 220esimo lancio orbitale globale del 2023, il 115esimo per gli Stati Uniti.

 

Chang Zheng 2C / Hulianwang Jishu Shiyan

Infine la Cina ha eseguito l'ultimo lancio dell'anno quando un razzo vettore Chang Zheng 2C (Lunga Marcia 2C o CZ-2C) è decollato con tre satelliti sperimentali nello spazio sabato mattina, secondo la China Aerospace Science and Technology Corp (CAST), il principale appaltatore spaziale della nazione.

I satelliti della serie Space-based Internet Technology Demonstrator (SatNet) sono stati progettati e costruiti dall'Accademia cinese di tecnologia spaziale di Pechino.

I tre satelliti sono stati trasportati nella loro orbita preimpostata dal razzo che è decollato alle 8:13 ora di Pechino (le 00:13 UTC) del 30 dicembre 2023 dalla rampa SLS-2 del Centro di Lancio Satelliti di Jiuquan nel deserto del Gobi, nella Cina nordoccidentale.

La missione ha segnato il quarto dispiegamento orbitale di satelliti nella serie Space-based Internet Technology Demonstrator. Il primo lancio di tali satelliti è avvenuto a luglio, seguito da altri due a novembre e dicembre. In pratica la risposta cinese alla costellazione Starlink di SpaceX.

Prodotto della China Academy of Launch Vehicle Technology di Pechino, il razzo CZ-2C è lungo 43 metri con un diametro di 3,35 metri e ha un peso al decollo di 242,5 tonnellate. Il razzo viene utilizzato principalmente per dispiegare i satelliti in orbite basse terrestri ed eliosincrone.

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Nella foto il lancio del razzo CZ-2C con i tre satelliti sperimentali per Internet dallo spazio. Credito: Wang Jiangbo/Xinhua.

Entrambe le accademie coinvolte nella missione sono filiali del conglomerato statale China Aerospace Science and Technology Corp. Fonti interne all’industria spaziale hanno affermato che la missione segna il completamento del piano annuale di lancio nello spazio della Cina nel 2023.

Finora, quest’anno la Cina ha effettuato 67 lanci di razzi, di cui 47 dalla famiglia di razzi Lunga Marcia, la principale flotta di veicoli di lancio della nazione. Un fenomeno degno di nota è che quest'anno sono stati utilizzati un totale di 12 razzi costruiti da società private cinesi per inviare satelliti, un numero molto superiore rispetto agli anni precedenti, rappresentando una potenza crescente nel settore spaziale del paese.

Questo è stato anche il 221esimo, ed ultimo, lancio orbitale globale del 2023, il 67esimo per la Cina.

 

Bilancio finale

Dei 221 lanci orbitali, nuovo record annuale dal 1957, ben 115 sono stati eseguiti dagli Stati Uniti, 67 dalla Cina, 19 dalla Russia, 7 dall'India, 3 da Europa, Giappone e Corea del Nord, 2 dalla Corea del Sud e 1 ciascuno per Iran ed Israele. I lanci falliti sono stati in totale 8: quattro degli Stati Uniti, due della Corea del Nord ed uno ciascuno da Cina e Giappone. Ci sarebbero poi anche due fallimenti parziali, ovvero con il razzo che ha compiuto una missione non perfetta inserendo il carico utile in orbita ma non in quella prevista o comunque non completando tutti i passi del volo. Si tratta entrambi di missioni degli Stati Uniti, la Starship IFT-2 e il Firefly Alpha.

Approfitto per augurare un felice 2024 a tutti.