Un’incredibile somiglianza sembra legare i paesaggi terrestri a quelli di Titano, la grande luna di Saturno: dalle foto scattate dalla sonda della NASA Cassini, non è la prima volta che gli scienziati individuano forme e topografie che ricordano la nostra Terra.
Titano, la grande luna di Saturno, continua a far parlare di sé: dall'evento al polo sud, alla forma insolita, alla morbida superficie, fino agli 'hot cross bun'. Ora, la sonda della Nasa Cassini ha rilevato un'altra interessante caratteristica: la densa foschia di Titano emana luce anche quando la zona in ombra, non è direttamente colpita dal riflesso luminoso di Saturno.
Le immagini radar della sonda Cassini hanno rilevato alcune nuove curiose forme sulla superficie della grande luna di Saturno, Titano. I risultati sono stati presentati ieri in occasione della conferenza Division of Planetary Sciences della American Astronomical Society a Reno, Nevada.
Da sempre appassionata di spazio ed astronomia, la missione Cassini è stata la prima di cui mi sono occupata attivamente da quando ho iniziato ad analizzare ed elaborare le immagini ufficiali rilasciate dalle Agenzie Spaziali Internazionali.
Nonostante le bellissime foto trasmesse da altre missioni, quelle dello spazio intorno a Saturno mi hanno sempre affascinata. Colori, atmosfera, geometrie, ritmo, ogni foto una scenografia perfetta.
Il lander Huygens dell'Agenzia Spaziale Esa, lanciato con la missione congiunta NASA/ESA/ASI il 15 ottobre 1997, raggiunse Titano, la grande luna di Saturno a bordo dell'orbiter Cassini; discese verso la superficie dove rimbalzò e scivolò traballante, fermandosi dopo 10 secondi. Era il 14 gennaio 2005.
Da una nuova analisi dei dati ottenuti durante l'atterraggio, emerge che la superficie di Titano è più complessa di quanto si pensasse.
In generale, tutti i corpi celesti non risultano perfettamente sferici ma sono un po' schiacciati a causa della loro rotazione.
Tuttavia, Titano, la grande luna di Saturno, risulta più piatta di quanto dovrebbe essere e la sua forma ricorda una grande pizza tonda.
Lo scorso 26 settembre la sonda della NASA Cassini ha iniziato un sorvolo su Titano, la grande luna di Saturno, per l'ottantaseiesima volta (flyby T-86). Il passaggio ravvicinato è stato fondamentale per lo spettrometro INMS.
Gli strumenti della Cassini hanno avuto un'ottima opportunità per tracciare un profilo della ionosfera.
E' apparso per la prima volta nelle immagini scattate dalla sonda Cassini a fine maggio 2012: è il vortice al polo sud di Titano.
Il singolare fenomeno ad alta quota è ormai diventato un elemento ricorrente in ogni foto della grande luna di Saturno.
Il 24 e il 25 luglio la sonda Cassini ha effettuato nuove riprese di Titano: l'incredibile vortice che si è formato nel mese di maggio al polo sud della luna di Saturno, non accenna a diminuire.
Ne avevamo iniziato a parlare nel mese di maggio sul nostro blog aliveuniverseimages.blogspot.com in occasione delle prime immagini pubblicate sul sito ufficiale, passando da ipotesi più esotiche a considerazioni più probabili.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.