La curiosa forma a "rubber duck" ("paperella di gomma") di Chury sarebbe il frutto di lenta collisione e fusione di due comete nei primi anni di vita del Sistema Solare.
Il Double Focusing Mass Spectrometer (DFMS) dello spettrometro ROSINA (Rosetta Orbiter Spectrometer for Ion and Neutral Analysis), a bordo della sonda dell'ESA Rosetta, ha rilevato per la prima volta argon dalla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Rosetta ha mostrato l'esistenza di un ciclo giornaliero dell'acqua sulla superficie del nucleo cometario.
Il 23 settembre, la sonda dell'ESA Rosetta si allontanerà dalla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko per un escursione di tre settimane che la allontanerà fino a 1.500 chilometri dal nucleo. Lo scopo è quello di studiare la chioma su larga scala quando l'attività di Chury è ancora alta nella fase post-perielio.
Continua il resoconto sui tentativi di comunicazione tra Rosetta e Philae, narrati dai protagonisti nel Blog di Rosetta e tradotti in questo sito (si veda anche la puntata precedente).
La strategia per tentare di comunicare con il lander raccontata dai protagonisti, con retroscena un pò tecnici ma affascinanti!
Questa coreografica vista della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko è stata ripresa dalla sonda dell'ESA Rosetta da una distanza di 336 chilometri dal nucleo, il 22 agosto, sette giorni dopo il perielio.
Le numerose fratture che caratterizzano la superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko sarebbero il frutto dello stress termico provocato dal Sole durante i diversi passaggi al perielio.
Lo scorso anno, il Rosetta Plasma Consortium (RPC) aveva inaspettatamente ascoltato dei "suoni" prodotti dal campo magnetico attorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Ora, un articolo pubblicato sulla rivista Annales Geophysicae, in occasione dell'European Geosciences Union 2015, svela ulteriori dettagli del "canto di Chury".
Questa è la mappa dei probabili punti da cui sgorgano ben 26 getti di gas e polvere, osservati da Rosetta sul nucleo della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, usando lo strumento Osiris.