Alla fine di marzo, Rosetta si è nuovamente allontanata dal nucleo della Chury, dopo avere ripreso la cometa da una distanza di 12-20 km.
Come promesso, ecco un ingrandimento dell'immagine di ieri, ripreso stavolta con la "Narrow Angle Camera" di Rosetta lo scorso 19 Marzo.
15 giorni fa Rosetta ha fatto questa spettacolare ripresa della regione di Cheops, sul lobo principale del nucleo cometario di Chury.
Nonostante Chury si trovi ormai lontano dal Sole, le campagne di osservazioni da Terra hanno mostrato una scia di polveri di oltre 10 milioni di chilometri.
Quando la sonda Giotto aveva sorvolato la cometa di Halley tre decenni fa, aveva scoperto una vasta regione priva di campo magnetico estesa per oltre 400 chilometri dal nucleo, confermando qualcosa che gli scienziati sospettavano da tempo ma non avevano mai osservato direttamente. Ora anche i dati di Rosetta mostrano che attorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko c'è una grande bolla dove il campo magnetico è assente.
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Icarus descrive le diverse caratteristiche dei grani di polvere della chioma della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, raccolti dallo strumento COSIMA (COmetary Secondary Ion Mass Analyser) tra l'11 agosto 2014 ed il 3 aprile 2015, mentre la cometa si avvicinava al Sole.
Ora che Rosetta può nuovamente volare vicino al nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, dopo il perielio del 13 agosto 2015, gli scienziati sono stati in grado di ottenere nuove viste ravvicinate dell'emisfero meridionale.
Questo mese la sonda europea ha ricominciato ad avvicinarsi al nucleo della Churyumov–Gerasimenko, riprendendo immagini sempre più dettagliate da 40 km e anche meno.
"Le possibilità per Philae di contattare il nostro team presso il centro di controllo sono, purtroppo, prossime allo zero", ha dichiarato in un recente report Stephan Ulamec, responsabile per Philae presso il Centro Aerospaziale tedesco, DLR. Il piccolo lander della missione dell'ESA Rosetta è ormai in silenzio dal 9 luglio 2015.
Smentita la vecchia idea sulla presenza di grandi caverne all'interno cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko. Lo ha svelato la missione Rosetta dell'ESA, attraverso una incredibile misura sul campo gravitazionale generato dal nucleo cometario.