Mentre l'Archive Image Browser si arricchisce sempre di più con le immagini della NavCam (Navigation Camera) e di OSIRIS (Optical, Spectroscopic, and Infrared Remote Imaging System), il team della missione dell'ESA Rosetta invita il pubblico a scrutare attentamente le oltre 20.000 immagini rilasciate per identificare i punti in cui la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko è cambiata da quando è iniziato l'incontro con sonda ad agosto 2014.
Un'altra recente, spettacolare vista di una porzione della cometa 67P ripresa pochi giorni fa da Rosetta.
Durante il fine settimana, Rosetta è entrata in modalità di emergenza a soli 5 km dalla superficie della cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko. Fortunatamente, il contatto con la sonda è stato ristabilito ed è già iniziata la prevista manovra di allontanamento dal nucleo.
Gli ingredienti fondamentali per l'origine della vita sulla Terra sono stati scoperti nella cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Si tratta dell'amminoacido glicina, che si trova comunemente in proteine e fosforo, un componente chiave del DNA e le membrane cellulari.
Un'altra spettacolare vista ravvicinata ripresa da Rosetta la settimana scorsa, a una distanza di 7.6 km dal centro dal nucleo cometario.
Spettacolare vista del terreno estremamente variegato sul nucleo cometario 67P/Churyumov-Gerasimenko, ripreso il 1 Maggio da una distanza di 18.8 milioni di km.
Una spettacolare veduta radente della regione di Imhotep, sul lobo principale del nucleo cometario Chury. Sulla destra, nella pianura, è visibile il masso Cheops alto 25m mentre sullo sfondo frastagliato si vede un enorme spuntone in bilico, apparentemente al centro di un misterioso solco circolare...
Altra immagine ravvicinata dell nucleo cometario della Chury, stavolta ripresa con ripresa con la camera ad alta risoluzione e stretto campo a bordo di Rosetta.
Questa insolita vista del lobo maggiore di "Chury" è stata ripresa dalla camera a largo campo di Rosetta 5 giorni fa, da una distanza di 30 km.
Lo spettrometro VIRTIS (Visible and InfraRed Thermal Imaging Spectrometer), a bordo della sonda dell'ESA Rosetta, ha registrato sorprendenti variazioni di colore e luminosità sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, man mano che si muoveva verso perielio.