Anno 2034. È passato un decennio dal ritorno degli americani sulla Luna ed ora una comunità permanente vive nell’Artemis Base Camp nel cratere Shackleton, al Polo sud. Poco più in là anche la Cina sta allestendo il proprio avamposto. Rover e lander di diverse nazionalità sono sparsi sulla superficie, l’orbita inizia ad essere affollata di satelliti e cubesat per operazioni scientifiche e telecomunicazioni. Capsule spaziali con equipaggio e navicelle cargo, pubbliche e private, fanno regolarmente da spola con la Terra.
Sembrerebbe la trama di un film di fantascienza ma è, invece, la visione piuttosto realistica di quello che potrebbe succedere nelle prossime decadi. In questo scenario il nostro satellite diventerà una risorsa strategica non solo da un punto di vista scientifico ma economico e commerciale.
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