I ricercatori della Friedrich Schiller University Jena e del Max Planck Institute for Astronomy hanno scoperto un nuovo indizio nella ricerca dell'origine della vita, dimostrando che i peptidi potrebbero non aver avuto origine sulla Terra ma nelle nubi molecolari cosmiche.
Molecole organiche complesse, mattoni della vita, sono state rilevate in un disco protoplanetario che circonda una giovane stella.
La scoperta, realizzata con ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), riconferma che le condizioni in cui hanno avuto origine la Terra e il Sole non sono uniche nell'Universo. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature del 9 aprile.
Un team di astronomi guidato dal Ph.D. Yoshiharu Shinnaka e dal professor Hideyo Kawakita, entrambe della Kyoto Sangyo University, hanno avuto l'occasione di tenere sotto osservazione la cometa ISON durante la sua luminosa performance di novembre 2013, con il Subaru Telescope presso l'Osservatorio di Mauna Kea, nelle Hawaii.
Da un meteorite caduto sulla Terra lo scorso anno, gli scienziati hanno scoperto molecole organiche inaspettate, mai rilevate finora.
Tra le 14:51:10 e le 14:51:30 UTC (7:51:10 - 07:51:30 ora locale) del 22 aprile 2012 un'immensa palla di fuoco solcò i cieli del Navada e della California.
Fu udito un forte boato nella zona intorno al lago Tahoe, con il quale fu rilasciato almeno un chilotone di energia cinetica. I testimoni avvertirono nell'aria anche un odore di bruciato tipo saldatura.
Il fosfato, un ingrediente chimico fondamentale per la vita, che funge da spina dorsale per il DNA ed è essenziale per l'energia e le membrane delle cellule, sarebbe stato più abbondante su Marte che sulla Terra.
Gli scienziati ritengono che questo elemento sia stato fondamentale anche per le reazioni chimiche che diedero origine alla vita sulla Terra.