La sonda europea destinata a studiare le lune ghiacciate di Giove porterà una placca commemorativa dedicata alla scoperta dei satelliti galileiani
A seguito di un'interruzione del downlink dopo il 47° sorvolo di Giove del 14 dicembre 2022, la navicella della NASA Juno sta recuperando la memoria.
Una spettacolare vista infrarossa, registrata con uno strumento italiano, delle regioni "calde" sulla luna gioviana appena visitata dalla sonda Juno
Anche se Giove non ha stagioni, quarant'anni di misurazioni dell'atmosfera del pianeta con veicoli spaziali e telescopi terrestri hanno rivelato strani modelli meteorologici, inclusi periodi caldi e freddi durante il suo lungo anno.
Una suggestiva visione delle nubi di Giove sovrastate dalle due lune Io (in basso) e Callisto in lontananza, ripresi dalla sonda Juno
Un allineamento inedito tra il satellite di Marte Deimos, Giove e i suoi satelliti, colto dalla sonda europea Mars Express lo scorso 14 febbraio
Ecco la foto con la risoluzione più alta che la missione Juno della NASA abbia mai scattato su una porzione in ombra della luna di Giove.
Era larga 130.000 chilometri e raggiungeva i 700 gradi centigradi, viaggiando a velocità fino a 2.400 metri al secondo dal polo nord di Giove.
Una spettacolare vista del satellite galileiano, come non lo si vedeva da molto tempo, appena giunta dalla sonda Juno
Questa immagine, insieme alle altre riprese durante la crociera, forniscono al team del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) che guida la missione per la NASA, i dati necessari per i test di preparazione all'impatto cinetico del veicolo spaziale su Dimorphos, la luna del sistema di asteroidi binario Didymos.