Questo è l'ultimo grafico aggiornato dei conteggi di raggi cosmici registrati dalla sonda appena entrata nel mezzo interstellare.
Questa immagine è stata ripresa nella regione più esterna della corona solare dalla sonda Parker l' 8 Novembre scorso.
Dopo il rigurgito della settimana scorsa, il flusso di raggi cosmici a bassa energia è tornato poco sotto i 5 conteggi/s, un livello che è solo il doppio di quello registrato da Voyager-1 nello spazio interstellare...
https://voyager.jpl.nasa.gov/
https://voyager.gsfc.nasa.gov/_recent/v2pgh.html
https://voyager.gsfc.nasa.gov/_recent/v2la1.html
Grafici aggiornati sugli andamenti "anomali" del flusso di raggi cosmici dallo strumento CSR a bordo della veneranda sonda americana.
Tra oggi e domani la Terra dovrebbe sperimentare tempeste geomagnetiche intense (classe G1), legate all'attraversamento di uno strato di corrente eliosferica generato da un "buco coronale"
Nel 2014 ci fu una grande eruzione solare, sul lato opposto a quello in cui era la Terra. Nei mesi e negli anni successivi, mentre si espandeva su un arco di circa 110° rallentando progressivamente, ha investito una decina di sonde spaziali che ne hanno rivelato il passaggio fino agli estremi del Sistema Solare!
La zona blu-scura in basso a sinistra, ripresa poche ore fa nell'ultravioletto dal "Solar Dynamics Observatory" della NASA, è un enorme "buco coronale".
I dati rilevati dallo strumento Solar Wind Around Pluto (SWAP) a bordo della sonda della NASA New Horizons, raccolti durante lo storico fly-by del 2015, hanno sorpreso gli scienziati mostrando che Plutone non interagisce con il vento solare come le comete ma in modo molto più simile ai pianeti, quali Marte o Venere.
L'idea rivoluzionaria di costruire una "e-sail", una vela elettrostatica spinta dalla repulsione dei protoni del vento solare, potrebbe trasportare sonde al confine del sistema solare in soli 10 anni.
Oltre ad aver inviato a Terra le incredibili immagini di Plutone e delle sue lune, la sonda della NASA New Horizons ha fornito dati preziosi sul vento solare in una regione dello spazio che finora poche sonde hanno avuto il privilegio di esplorare. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista The Astrophysical Journal Supplement.