L'altro ieri c'è stato un intenso brillamento di classe X1.5 nell'emisfero meridionale del Sole; previste aurore e tempeste geomagnetiche per domani...
Mercurio è il pianeta più vicino al Sole e il più piccolo del nostro Sistema Solare. Non ha una luna propria e, in definitiva, potrebbe sembrare poco interessante. Eppure ha in serbo molte sorprese.
La compagnia di Elon Musk ha da poco annunciato che ha perso almeno 40 Starlink a causa della tempesta geomagnetica che sta investendo la Terra in queste ore.
Gli scienziati ne hanno trovato traccia nelle profondità del ghiaccio in Groenlandia e in Antartide. Questo antico evento fu significativamente più grande di qualsiasi super-tempesta solare a noi nota finora.
L'espulsione di massa coronale è stata lanciata dal Sole il 2 novembre a seguito di un brillamento solare di classe M1.7, proveniente dalla regione attiva AR2891.
Ieri pomeriggio un violento brillamento ha scosso l'atmosfera del Sole, scagliando una eruzione di plasma in direzione della Terra
Nel 1582 una grande tempesta geomagnetica investì la Terra. Ma ogni quanto si verificano questi grandi eventi? E cosa succederebbe se una tempesta solare del genere ci colpisse oggi?
Tra oggi e domani la Terra dovrebbe sperimentare tempeste geomagnetiche intense (classe G1), legate all'attraversamento di uno strato di corrente eliosferica generato da un "buco coronale"
All'alba di Venerdi la temuta eruzione solare (CME) associta alla regione attiva AR2665 ha avuto luogo e ora uno sciame di particelle energetiche sta per investire la Terra.
Il 17 marzo 2015 un'espulsione di massa coronale (CME) proveniente dal Sole ha colpito il campo magnetico terrestre innescando una grande tempesta geomagnetica e le sonde Van Allen hanno avuto la fortuna di poter assistere all'evento.