Dieci giorni fa, la sonda ha effettuato il secondo "gravity assist" con Venere ed ora è lanciata verso un perielio ancora più ravvicinato, a fine mese...
Dal finestrino della International Space Station, l'astronauta americana Christina Koch (@AstroChristina) ha immortalato il pianeta più vicino e simile per dimensioni al nostro, da poco spuntato dal limbo della Terra.
Stamattina, la sonda "Parker Solar Probe" della NASA effettuerà il "gravity assist" con Venere, sfruttandone la gravità per lanciarsi definitivamente verso il Sole.
Questo impressionante scatto mostra, oltre alla Via Lattea australe, l'ombra dell'autore proiettata sul terreno e sull'automobile dal pianeta Venere, nei cieli bui di Atacama.
L' 8 Agosto 1978 la sonda americana "Pioneer Venus Multiprobe" salpò alla volta del pianeta più vicino e più simile alla Terra per dimensioni (no, non si tratta di Marte!).
Una sequenza ripresa dalla sonda europea Venus Express mostra le nubi venusiane spinte da venti velocissimi.
Due elaborazioni delle immagini inviate dalla sonda Akatsuki, in orbita attorno a Venere. Entrambe le riprese non sono in luce visibile: una è nell'infrarosso, l'altra nell'ultravioletto.
Il grafico riporta una serie di profili verticali di temperatura nell'atmosfera di Venere, ricavati recentemente dalla sonda giapponese Akatsuki tramite l'occultazione di onde radio.