Un nuovo studio, concentrato sull'oggetto WISEA J153429.75-104303.3, soprannominato "The Accident” suggerisce che nella nostra galassia potrebbero esserci molte più nane brune in agguato di quanto calcolato in precedenza.
Una rete mondiale di 150000 volontari ha permesso di trovare numerose sub-stelle nei dintorni del Sole.
Un team di ricerca guidato dall'Università dell'Arizona ha scoperto che le nane brune sembrano sorprendentemente simili a Giove. Venti ad alta velocità corrono paralleli all'equatore, mescolando le atmosfere ed il calore che emerge dall'interno. I poli sono dominati da tempeste vorticose.
Un nuovo studio empirico ha abbassato sotto le 10 masse gioviane il valore di massa oltre il quale un pianeta gigante va considerato una "stella mancata".
Un team internazionale di ricercatori ha scoperto diverse nane brune ultra fredde alle porte del Sistema Solare. I loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista The Astrophysical Journal.
La nostra galassia potrebbe brulicare di "pianeti canaglia", ossia di mondi solitari senza stella ospite e compagni. Ma da dove provengono? Sono oggetti espulsi dai sistemi planetari o hanno un'origine stellare come le nane brune? Ora, un nuovo studio, basato sui dati del Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE) del 2010 e quelli del Two Micron All Sky Survey (2MASS) di dieci anni prima, fornisce nuovi indizi su questo mistero cosmico.
Utilizzando il telescopio Spitzer e Kepler, gli astronomi hanno scoperto quella che sembra essere una piccola stella con una tempesta nuvolosa gigante, molto simile alla "Grande Macchia Rossa" di Giove.
Secondo un articolo uscito su Nature, anche sulle stelle di piccola massa e sulle "nane brune" si verificano aurore, come mostrato da osservazioni radio e ottiche.
Enormi dischi di polveri e gas circondano le giovani stelle. Alcuni presentano dei vuoti circolari, probabili segni di formazione di un nuovo pianeta: una volta che il processo inizia, un piccolo aggregato di polveri continua a raccogliere materiale intagliando il disco lungo il suo percorso orbitale.
Ad oggi, gli astronomi hanno avuto poche possibilità di osservare direttamente esempi nella fase di transizione, tra disco iniziale e il giovane sistema planetario, ma la stella HD169142 sembra che stia offrendo un'opportunità.
Una nana bruna a soli 7,5 anni luce risulta essere la stella più fredda che si conosca.